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Sofocle

Antigone

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Inserito il 19-09-2020 da
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“Se il Novecento, secolo della crisi dell’io individuale e delle certezze della metafisica, a partire da Freud, è stato il secolo di Edipo, l’Ottocento, secolo del primato romantico e idealistico della libertà prometeica dell’individuo, è stato quello di Antigone. Da Hegel a Kierkegaard, da Hölderlin a Schlegel, a Goethe, in molti si sono interrogati sull’atto di insubordinazione di Antigone. Il conflitto irriducibile tra le ragioni del privato, del legame di sangue, della coscienza del singolo davanti alle ragioni del pubblico, del contratto sociale, dell’autorità è stato declinato innumerevoli volte e con infinite sfumature come conflitto tra ragioni del divino e ragioni dell’umano, tra ragioni del maschile e ragioni del femminile […] tra vizi e virtù dell’Occidente e vizi e virtù dell’Oriente, tra natura e cultura e via elencando. […] La sepoltura di Polinice fa di Antigone una madre e una sposa morta e/o mancata, ma una sposa e una madre nel mondo capovolto dell’Ade. Il mondo che sopravvive, quello di Creonte (e di Ismene), è il mondo di una truce normalità riconquistata, di una cupa pace che si fa grazie al capro espiatorio, il mondo del potere che si nutre del sangue dei giovani, delle donne, dei deboli, talora ipocritamente impotente.” Dall’Introduzione di Giovanni Greco

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Editore: Feltrinelli Editore

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 160

Formato: BOOK

ISBN-10: 8858818652

ISBN-13: 9788858818657

Data di pubblicazione: 2013

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