«Quattro o cinque dei migliori racconti americani che io abbia mai letto (e mai leggerò). Nonché altri racconti per nulla malvagi».
Philip Roth
«Ho scoperto un autore di racconti che è il migliore in assoluto, migliore anche di me».
Flannery O'Connor
«In Malamud le colpe trascorse restano sulle spalle degli esseri umani come fardelli inamovibili, pratiche da sbrigare, richieste inevase, se non addirittura rendiconti falsi, alibi perniciosi, scuse infantili.
Prima o poi busseranno alla nostra porta i loro spiriti segaligni e austeri, simili ai funzionari resi immortali da Franz Kafka. Non potremo far altro che andargli dietro, senza protestare, scolaretti tristi, sfiduciati, a capo chino, anche se avremo compiuto settant'anni. Eppure in tutta questa sofferenza s'annida un germoglio prezioso: la forza speciale dello scrittore fa sì che noi possiamo apprezzare, in mezzo agli scorpioni impegnati a guerreggiare, tesori inestimabili di tenerezza, commozione e speranza. (...)
Forse l'unica forma di felicità concessa all'uomo consiste nella pienezza dell'esperienza vissuta».
Dalla prefazione di Eraldo Affinati