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Giovannino Guareschi

I racconti di nonno Baffi

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 23-09-2020 da
Disponibile in 0 librerie
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L'universo di Giovannino Guareschi si arricchisce sempre di nuovi personaggi. Dopo Don Camillo e Peppone, ecco I racconti di Nonno Baffi, secondo volume delle Opere, a cura dei figli Alberto e Carlotta: Piccolo Mondo Borghese, Baffo racconta e l'ormai introvabile La calda estate del pestifero. Piccolo Mondo borghese raccoglie i libri Il Decimo Clandestino e Noi del Boscaccio, pubblicati postumi sempre dai figli su progetto di Giovannino negli anni Ottanta. In questi racconti il teatro della Bassa si popola di personaggi "sgalembri", come li definisce Giovannino: Gisto, che reinventa in chiave comunista una sacra rappresentazione natalizia; Giorgino del Crocilone, ossessionato dalla presenza di un gatto bianco e nero; Togno del Boscone, undici figli di cui il più giovane è morto in guerra; i Morlai, alle prese con la cena di Natale; Gión, che va dalla morosa con la sua Stradale; l'Esagerato, bestemmiatore incallito, che alla fine si converte; Anteo Magoni, che vuole figli maschi per lavorare la terra ma la Gisa mette al mondo solo femmine. Questa è la gente della Bassa. Guareschi sentì l'esigenza di raccogliere i racconti pubblicati tra il 1949 e il 1958 su vari giornali e riviste per completare la saga di Don Camillo e Peppone che qui, talvolta, fanno una breve comparsata. Dalla raccolta esce il ritratto di un mondo affollato di gente piegata dal dolore e dalla vita però mai vinta, che attraversa il difficile dopoguerra, la ricostruzione e un futuro di speranze e di lotte nel pieno del boom economico. La memoria delle storie di guerra, gli sfollati, la famiglia, il lavoro, lo strappare la terra al fiume, e soprattutto il Natale, sono i temi guareschiani che, in un alone da favola, contraddistinguono il suo modo di raccontare, ricco e variegato, in bilico tra la vita e la morte, il comico e il tragico. Come accade in capolavori quali il racconto Il Decimo Clandestino. Le "favole" vere e proprie sono raccolte invece in Baffo racconta, dove troviamo un Guareschi più libero e divertito; accanto a quella ambientata sull'argine come In un'ora o poco più, dove si affolla una marea di personaggi, ce n'è un'altra "storica" come Triste fine di Gaston. Chiude la raccolta La calda estate del pestifero, favola nata come racconto pubblicitario che non tradisce un vecchio e sconfitto Guareschi, sempre più ossessionato dai fantasmi. Le storie di Giovannino sono "buffe e malinconiche", fanno bene al cuore perché colme di umanità e consolano ricordandoci, alla fine, che il Po "se le porta via verso il gran mare della storia del mondo". Guido Conti

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Editore: Rizzoli

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 738

Formato: BOOK

ISBN-10: 8858636848

ISBN-13: 9788858636848

Data di pubblicazione: 2013

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Giovannino Guareschi

I racconti di nonno Baffi

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L'universo di Giovannino Guareschi si arricchisce sempre di nuovi personaggi. Dopo Don Camillo e Peppone, ecco I racconti di Nonno Baffi, secondo volume delle Opere, a cura dei figli Alberto e Carlotta: Piccolo Mondo Borghese, Baffo racconta e l'ormai introvabile La calda estate del pestifero. Piccolo Mondo borghese raccoglie i libri Il Decimo Clandestino e Noi del Boscaccio, pubblicati postumi sempre dai figli su progetto di Giovannino negli anni Ottanta. In questi racconti il teatro della Bassa si popola di personaggi "sgalembri", come li definisce Giovannino: Gisto, che reinventa in chiave comunista una sacra rappresentazione natalizia; Giorgino del Crocilone, ossessionato dalla presenza di un gatto bianco e nero; Togno del Boscone, undici figli di cui il più giovane è morto in guerra; i Morlai, alle prese con la cena di Natale; Gión, che va dalla morosa con la sua Stradale; l'Esagerato, bestemmiatore incallito, che alla fine si converte; Anteo Magoni, che vuole figli maschi per lavorare la terra ma la Gisa mette al mondo solo femmine. Questa è la gente della Bassa. Guareschi sentì l'esigenza di raccogliere i racconti pubblicati tra il 1949 e il 1958 su vari giornali e riviste per completare la saga di Don Camillo e Peppone che qui, talvolta, fanno una breve comparsata. Dalla raccolta esce il ritratto di un mondo affollato di gente piegata dal dolore e dalla vita però mai vinta, che attraversa il difficile dopoguerra, la ricostruzione e un futuro di speranze e di lotte nel pieno del boom economico. La memoria delle storie di guerra, gli sfollati, la famiglia, il lavoro, lo strappare la terra al fiume, e soprattutto il Natale, sono i temi guareschiani che, in un alone da favola, contraddistinguono il suo modo di raccontare, ricco e variegato, in bilico tra la vita e la morte, il comico e il tragico. Come accade in capolavori quali il racconto Il Decimo Clandestino. Le "favole" vere e proprie sono raccolte invece in Baffo racconta, dove troviamo un Guareschi più libero e divertito; accanto a quella ambientata sull'argine come In un'ora o poco più, dove si affolla una marea di personaggi, ce n'è un'altra "storica" come Triste fine di Gaston. Chiude la raccolta La calda estate del pestifero, favola nata come racconto pubblicitario che non tradisce un vecchio e sconfitto Guareschi, sempre più ossessionato dai fantasmi. Le storie di Giovannino sono "buffe e malinconiche", fanno bene al cuore perché colme di umanità e consolano ricordandoci, alla fine, che il Po "se le porta via verso il gran mare della storia del mondo". Guido Conti

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