Pubblicato il 21-11-2012
In seguito a sollecitazioni varie, ecco la famosa lista di film sardi. In grassetto quelli tratti da romanzi o saggi.
Cliccando ciascuno dei titoli appare una scheda informativa, in genere della banca dati della fondazione Ente dello Spettacolo. Ribadisco il criterio: lungometraggi a soggetto usciti nelle sale cinematografiche in cui la Sardegna è personaggio e non mero fondale. Mancano all'elenco due novità di imminente uscita. Su re che Giovanni Columbu ha tratto dai Vangeli e che presenta in concorso al Torino Film Festival il 27 novembre. Sempre a Torino, nella sezione Festa Mobile, Peter Marcias presenta il 25 Dimmi che destino avrò, di cui abbiamo già parlato qui su Liberos. Tanta cacca ai due registi.
Cenere di Febo Mari dal romanzo omonimo di Grazia Deledda, 1916
Cainà di Gennaro Righelli, 1922
La grazia di Aldo De Benedetti dal racconto omonimo di Grazia Deledda, 1929
Le vie del peccato di Giorgio Pastina dal racconto Dramma di Grazia Deledda, 1946
Oro nero di Giorgio Guazzoni, 1942
Faddija di Roberto Bianchi Montero, 1949
L’edera di Augusto Genina dal romanzo omonimo di Grazia Deledda, 1950
Altura di Mario Sequi, 1950
Vendetta sarda di Mario Mattoli, 1951
Amore rosso di Aldo Vergano dal romanzo Marianna Sirca di Grazia Deledda, 1952
Proibito di Mario Monicelli dal romanzo La madre di Grazia Deledda, 1954
La grande strada azzurra di Gillo Pontecorvo dal romanzo Squarciò di Franco Solinas, 1957
La grande vallata di Angelo Dorigo, 1960
Banditi a Orgosolo di Vittorio De Seta, 1961
Le due leggi di Edoardo Mulargia, 1963
Una questione d'onore di Luigi Zampa, 1965
Sequestro di persona di Gianfranco Mingozzi, 1967
I protagonisti di Marcello Fondato, 1967
Pelle di bandito di Piero Livi, 1969
Barbagia di Carlo Lizzani, liberamente tratto da La società del malessere di Giuseppe Fiori, 1969
Dove volano i corvi d’argento di Piero Livi, 1976
Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani dal libro omonimo di Gavino Ledda, 1977
Il disertore di Giuliana Berlinguer dal romanzo omonimo di Giuseppe Dessì, 1983
Ybris di Gavino Ledda dal suo libro Lingua di falce, 1986
I padroni dell’estate di Marco Parodi dal romanzo omonimo di Filippo Canu, 1987
Disamistade di Gianfranco Cabiddu, 1988
Il segreto dell’uomo solitario di Ernesto Guida dal romanzo omonimo di Grazia Deledda, 1989
Il figlio di Bakunin di Gianfranco Cabiddu dal romanzo omonimo di Sergio Atzeni, 1997
Sos laribiancos di Piero Livi dal romanzo Quelli dalle labbra bianche di Francesco Masala 1999
Un delitto impossibile di Antonello Grimaldi dal romanzo Procedura di Salvatore Mannuzzu, 2000
Arcipelaghi di Giovanni Columbu dal romanzo omonimo di Maria Giacobbe, 2001
Pesi leggeri di Enrico Pau, 2001
La destinazione di Piero Sanna, 2003
Ballo a tre passi di Salvatore Mereu, 2003
Jimmy della collina di Enrico Pau dal romanzo omonimo di Massimo Carlotto, 2006
Sonetàula di Salvatore Mereu dal romanzo omonimo di Giuseppe Fiori, 2008
Tutto torna di Enrico Pitzianti, 2008
I bambini della sua vita di Peter Marcias, 2011
Bellas mariposas di Salvatore Mereu dal romanzo omonimo di Sergio Atzeni, 2012
Sante Maurizi è nato a Mores ma ama molto vivere a Sassari, dove è regista, autore e attore per il teatro, il cinema e la televisione, interpretando numerosi ruoli sotto la regia, tra gli altri, di Antonello Grimaldi. Lo hanno visto sui palchi nei panni di Romeo, di Scrooge, di Escalo e una dozzina di altri ruoli, poi gli è piaciuto passare dall'altra parte e ha diretto gli altri, portando in scena sempre cose belle e scelte. E' tra i fondatori nel 1979 de La botte e il cilindro, un'associazione che gestisce dal 1990 il teatro Il Ferroviario di Sassari. Nel 2009 ha pubblicato per Cuec il libro I film del cuore - registi e scrittori sardi al cinema, costringendo chi pensa le storie per mestiere a riflettere sulla memoria del proprio immaginario. Cura il festival "Pensieri e Parole: libri e film all'Asinara" e il progetto "Le isole del cinema".
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