Del fare i librai nel disastro
Pubblicato il 15-11-2012
Lo stato del mercato librario italiano appare da qualche tempo come un'imitazione malriuscita dell'universo disastrato di Mad Max e Ken il guerriero o - molto più realisticamente - delle Cronache del dopobomba gucciniano-bonviane.
I librai indipendenti stramazzano al suolo agonizzanti e morenti, il digitale avanza/arranca, la grande distribuzione sbrana qualsiasi cosa si trovi di fronte, le grandi librerie online cercano di tenere il più possibile, le librerie di catena si trasformano in ristoranti, i grandi editori giocano a chi ha lo sguardo più corto (e anche il braccino) e gli autori si spaventano e si disorientano. Tutto brucia, crolla e muore.
Al di là del tono apocalittico, è in momenti come questo che riemerge lo spirito tutto italico del farsi forza a vicenda e fare rete diventa il più classico degli imperativi categorici, se non l'unica via percorribile.
È incalcolabile quanto prezioso possa essere non solo che ogni snodo della filiera del libro (autore-editore-distributore-libraio) comunichi meglio con gli altri, ma anche e soprattutto quanto sia di vitale importanza che fra librai stessi si individuino quelle criticità da affrontare per opporvi un fronte comune e compatto.
Non è una guerra, è un tentativo di sopravvivenza necessario per una categoria che rischia di soccombere dinanzi ai cambiamenti forsennati di un mondo-mercato veloce e che non aspetta nessuno.
Si tratta anche di un frangente in cui è altrettanto necessario (ri)affermare con chiarezza e consapevolezza il proprio ruolo di operatori commerciali E culturali, un ibrido strano e un po' bastardo che ognuno deve - non solo può, come ha sempre potuto - declinare in maniera personale, riconoscibile, direi - nuovamente - necessaria per raggiungere o trattenere i lettori cui intende rivolgersi.
Scegliere diventa quindi un secondo imperativo. Scegliere quali autori, quali libri, quali editori proporre e farlo nel modo migliore, cercando di individuare il migliore punto di equilibrio fra reddittività e ambizione culturale, di divulgazione della lettura, di sostegno alla bibliodiversità.
E questo non significa ostracizzare i bestseller, per quante sfumature possano avere, perché sarebbe discorso miope, autolesionistico e un bel po' cretino. Significa altro che meriterebbe diversi approfondimenti.
Per quanto ci riguarda, nel nostro piccolo, stiamo cercando di trasformare in fatti le speranze/ambizioni/necessità teoriche, partendo da ciò che di buono abbiamo costruito finora, per rinnovare il nostro spazio nel tessuto socio-economico-culturale di Sassari: l'ambizione è quella di fare delle scelte che diano frutti per noi esattamente come per quei lettori che si fideranno di noi.
È in questo contesto che - ad esempio - nasce la scelta di proporre con convinzione e passione Esercizi sulla madre di Luigi Romolo Carrino.
Carrino è per noi - e non solo per noi, ça va sans dire - uno dei migliori scrittori da anni a questa parte, un autore che ha fatto e continua a fare delle scelte espressive coraggiose, intransigenti, dolorose ma necessarie a lui per primo e che ci hanno già regalato dei piccoli-grandi tesori come Acqua Storta e Pozzoromolo.
Esercizi sulla madre è un libro di quelli importanti, un libro - ci si perdonerà l'ennesima ripetizione - necessario, che sarebbe criminoso non avesse l'attenzione che merita, i lettori che merita.
Esercizi sulla madre è pubblicato da Perdisa, un piccolo editore che - come Carrino - ha fatto una scelta di campo importante, ha intrapreso un percorso irto di difficoltà e di insidie, commercialmente difficile, ma con l'ambizione di proporre autori e titoli di grande valore. Sì, necessari.
Esercizi sulla madre è un libro che farà del bene non solo a chi vorrà leggerlo, ma - ne siamo certi - anche ad altri libri di altri autori di altri editori, perché non è un libro che accontenta, non è un libro che coccola, non è un libro che si cristallizza sull'ovvio, non è un libro come tanti, troppi altri.
È un libro che si eleva fra gli altri perché ambisce a restare. A resistere.
È per questo che siamo orgogliosi come poche volte di poter tenere a battesimo un libro, di accompagnarne il percorso fin dall'inizio - e anche un po' prima, avendo avuto piacere e fortuna di leggerlo mentre cresceva nel ventre materno dell'autore - della sua vita editoriale:
Venerdì 16 Novembre, alle 17.30 ospiteremo la prima presentazione nazionale di
Esercizi sulla madre.
La nostra speranza è di potervi accogliere in tanti.
Luigi Romolo Carrino sarà anche a Cagliari sabato 17, a
Nuoro domenica 18, a Oristano lunedì 19. [N.d.L.]
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Chi lo ha scritto
Emiliano Longobardi, 40 anni, libraio da più di venti, è titolare della Libreria Azuni di Sassari, la prima libreria sarda specializzata in fumetti e in libri gialli e noir. Inoltre, scrive fumetti: il suo Rusty Dogs è leggibile gratuitamente online all’indirizzo www.rustydogs.com.