Lìberos

Storia di un inganno al supermercato con la complicità involontaria di Camilleri

Pubblicato il 05-09-2012

Vi racconterò una storia.
Tutto accade in una cittadina del sud di un’isola al centro del mediterraneo. Si vocifera ci fossero delle miniere, un tempo. È una calda giornata qualunque di una qualunque estate e il signor X, che qui chiameremo Mr X, uscito da lavoro, si reca sulla via del ritorno presso un famoso supermercato dal nome squisitamente francesizzante, per comprare del pane appena sfornato e alcune cose che la moglie gli aveva comunicato di aver dimenticato di acquistare. Mr X si fa largo tra la folla dell’ora di punta, compra ciò che deve, poi, lettore forte com’è, viene catturato dagli scaffali dalla sezione libri.

Sa che non dovrebbe comprare libri al supermercato, però là, stanco, dopo una giornata di lavoro e col pane in braccio, la tentazione è troppo forte. Copertina Sellerio, scura scura con cornice elegante: eccolo là, l’ultimo di Camilleri. Quella tra Mr X e il vecchio Camilleri è una lunga storia, e con un senso tra la marachella, la rivendicazione di un diritto e quella di uno stravizio, il nostro si avvicina e afferra il tomo.

È qui che accade.

 


Là, accanto alle tante scure copie Sellerio di Camilleri, ecco un altro libro, copertina scura scura con cornice elegante. Mr X prende il volume e lo gira. “Ah!” – pensa – “Chi è questa autrice con questo cognome tanto simile a molti altri della mia amata isola, pubblicata nella stessa collana scura scura di Camilleri?” Mr X non resiste, impila la nuova scoperta sul Camilleri nazionale e si mette sulla via del ritorno, già pregustando la prosa di questa sua compatriota, nuova stella del Giallo nell’olimpo dell’editoria italiana che conta.

Mr X è un lettore forte, ha divorato diverse centinaia di libri nella sua vita, ma non è mai stato un “militante” dell’editoria: sempre più affezionato ai nomi dei suoi autori preferiti, chi pubblica questi ultimi non è mai stato di suo particolare interesse. Ecco dunque che il nostro torna a casa e insieme al pane e alla passata di pomodoro, tutto fiero mostra alla moglie i suoi stravizi letterari: “l’ultimo di Camilleri!” – finalmente nelle sue mani, e poi anche “questo, guarda, stessa collana. Era affianco, è una scrittrice nostrana!”

Anche Ms Y è una lettrice forte, e anche più del marito nel rumoreggiare dell’editoria bazzica. Ecco così che prende il volume in mano e… che strano, il libro non è edito Sellerio, ergo tanto meno si tratta della medesima collana di Camilleri. Il colore del volume è praticamente uguale, la cornice molto simile, ma tutto qua. Il volume è “edito” però da ciò che a Ms Y si rivela come l’allegro circo dell’editoria a pagamento-editore.

Già, un editore a pagamento, quell’entità commerciale a metà tra il tipografo e l’editore, ma senza l’etica professionale di nessuno dei due, e che ha come materia prima e merce l’ego non raffinato delle persone. Ms Y e Mr X si guardano. Cosa ci fa nei banchi di un supermercato, e accanto ai libri normali, un prodotto dell’editoria a pagamento quando questi sono giustamente fuori dalla distribuzione tradizionale? Come può un libro pubblicato a pagamento da un minuscolo trafficante di ego regionale entrare nella distribuzione di un gigante multinazionale quale il supermercato dal nome squisitamente francesizzante? Mr X si sente un idiota, si sente truffato, paradossalmente in colpa, anche nei confronti di Camilleri. Povero Camilleri!

Ma chi è questa stella – rivelatasi cadente – del Giallo made in isola nel mediterraneo? Ms Y fa mente locale e… to’! Ma non sarà… Sì, il libro – pubblicato a pagamento – si rivela quello di un assessore della medesima cittadina dove Ms Y and Mr X vivono, la stessa che ospita una filiale del celeberrimo supermercato. All’improvviso il cattivo gusto di tutta la vicenda è tale che sfocia nell’ilarità, e i coniugi scoppiano a ridere, tra una simpatica imprecazione e l’altra. Sì perché, tra l’altro, l’autrice non è poi né assessore all’urbanistica, né tantomeno al turismo, bensì a quella parola che inizia con la C e finisce con la A, che ha molto a che fare con i libri: cuccagna? Cuccuma? Cromatura? No, proprio la parola non gli viene. E Mr X e Ms Y, con un Camilleri e un libro rivelatosi indesiderato, si lasciano andare a grame considerazioni, perché piuttosto, con quei soldi, si sarebbero comprati delle patate arrosto.

Qui, per una volta, non si giudica l’atto (lecitamente giudicabile) da parte di una persona di pubblicare uno scritto pagando di tasca propria il presunto riconoscimento dello stesso come valido; né il fatto che chi ricorra a questa pratica sia un assessore alla… Cornamusa?

Non stiamo, per una volta, giudicando questo. Su questo però costruiamo il giudizio dell’aggravante, ovvero il fatto che questo “libro” si trovi negli scaffali di una gargantuesca catena di supermercati che in realtà non lo distribuisce ufficialmente – come invece fa con tutti gli altri libri e in tutte le filiali – , e che perciò abilmente mimetizza in esposizione tra le collane riconosciute di editori noti e di qualità (quando invece altri editori onesti e di qualità ma piccoli, magari anche locali, si trovano tagliati fuori a priori dalla medesima distribuzione).

Mr X è stato truffato.
È come se al supermercato dal nome squisitamente francesizzante fosse andato in cerca di una lavatrice e avesse comprato – esposta accanto alla Strafiga2012 color cromo che moltiplica i capi d’abbigliamento – una lavatrice dello stesso colore, dello stesso prezzo, ma di marca Burdaflex – scritto in piccolo piccolo, nel bordo dell’oblò – che ti restituisce il bucato a pallini, e prodotta da Mr Gino, che ha l’officina di scooter a Is Burdis, cugino dell’assessore alla Cornucopia e amicone del padrone della filiale locale del mega supermercato dal nome squisitamente francesizzante.
 

La sola differenza? Se Mr X avesse comprato la lavatrice tarocca, sarebbe stato rimborsato, vittima di frode, e il supermercato avrebbe ovviamente smesso di rifornirsi dalla Burdaflex per evitare un’esponenziale crollo di credibilità. Invece il libro dell’assessore, pubblicato perché l’assessore ha pagato, e distribuito perché l’assessore e un solo supermercato si sono messi d’accordo, se ne sta là, accanto a Camilleri, collana Sellerio, con la sua copertina scura scura, ben sistemato con la coda di paglia per passare per quello che non è: un libro

E se c’è cascato Mr X, lettore forte, chi sarà il prossimo?

Ovviamente la cittadina a cui si è accennato non esiste realmente. La storia che si è raccontata è solo una favoletta. Che fortuna, pensate se fosse successo davvero…

 


andreaatzoriChi lo ha scritto?

Andrea Atzori, scrittore e consulente editoriale, è cresciuto a Carbonia, si è laureato a Cagliari in Storia e perfezionato a Oxford con un master in editoria. In Inghilterra è stato assistente editoriale di diverse case editrici e oggi collabora con l'agenzia letteraria italiana Sul Romanzo. Girando l'Europa ha trovato anche il tempo di fare lo skipper nel mare del Nord e il giornalista di viaggio per il mensile Sardinews. Ha pubblicato L’Estonia e l’indipendenza sarda in “La Sardegna di dentro la Sardegna di fuori” di Giacomo Mameli (CUEC, 2008). Sempre per Cuec è uscito il suo primo libro – Brogliaccio del nord. Peripezie di uno studente Erasmus in Estonia. Non gli piace l'editoria a pagamento e questo è il suo sito. La foto accanto è di Daniele Carotenuto.

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