Lìberos

A proposito del fare l'amore in strada a Oristano

Pubblicato il 14-08-2012

amoreoristanoQualche sera fa a Oristano, in piazza Roma, vicino alla giostra dei bambini, è avvenuto un fatto straordinario. Per una volta, non si è trattato di una rissa, di un arresto per spaccio di droga o di un qualsiasi altro crimine. Verso le 2:30 del mattino i carabinieri hanno colto sul fatto due giovani amanti, che in preda ad una dionisiaca tempesta ormonale, hanno tirato giù pantaloni e mutande e hanno cominciato a fare l’amore. Molto scaltri, (e anche molto ubriachi), i nostri eroi non si sono fermati fino a quando le forze dell’ordine non li hanno bloccati. Ora, non ci è dato sapere se il coito sia avvenuto o meno, se entrambi hanno avuto un meritato orgasmo estivo. I quotidiani principali sardi non ne hanno parlato e i carabinieri non hanno di certo rilasciato interviste. Durante l’atto, tuttavia, pare ci fossero dei testimoni. Dunque chi sa, parli.
Certo è che non possiamo tirarci indietro di fronte a questo scandalo. Interrompere un sacro atto d’amore è una vera vergogna! Non c’è più rispetto per la passione, oserei dire non c’è più rispetto per l’amore, e proprio nella città che vanta uno strabiliante numero di night sparsi ovunque, pieni di cortigiane pronte ad amare per una notte. E' veramente inconcepibile.

 


Non posso non esprimere la mia totale simpatia per i nostri due giovani ubriachi d’amore. Mi rivolgo dunque a voi: sappiate, oh fanciulli, che avete la mia totale stima. Vi prego, contattatemi: voglio abbracciarvi e dirvi che, grazie a voi, Oristano ora profuma d’amore, e non solo di sesso a pagamento. Fateci sapere quando sarà la vostra prossima avventura sotto le stelle: avete già un discreto numero di fan e questo ci permetterà di organizzarci per proteggere il vostro nido amore all’aperto da occhi troppo bigotti e carabinieri insensibili. Abbiamo inoltre già recuperato il seguente materiale: tende, sacchi a pelo, materassini gonfiabili, cucina da campo, birra, pizzette, gandolli, sigarette, joint, una chitarra acustica e caffé. Dobbiamo ancora procurarci il barbecue. Abbiamo messo in conto di prenderci dei panini al bar di Tonietto, nel caso. Faremo la guardia intorno al perimetro di piazza Roma, ci assicureremo che nessuno vi disturbi.
Se necessario, organizzeremo un evento apposta per voi; dopo la “notte bianca”, la “notte d’amore”.
Solo a Oristano.
Avremo la benedizione di Dionisio e l’autorizzazione della nuova giunta Tendas.

Inoltre, mi mobiliterò personalmente per contattare la prima carica dello Stato, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Anzi lo faccio subito. Qui e ora. Gli scriverò una lettera, che riporto qua di seguito.

Gentilissimo e stimatissimo Presidente della Repubblica, Nonno d’Italia Giorgio Napolitano,
mi sento in dovere di scriverLe per metterla a conoscenza che Oristano, oltre ad essere la città della ceramica, è anche la città dell’amore. Lei forse, impegnato come sarà con questa brutta crisi e questo spread che va su e giù e questa politica che sembra un po’ giù di corda, non ha saputo che ieri, una giovane coppia si è amata, all’aperto, nella Piazza principale della città di Oristano. Allora ecco, io ci terrei tanto a dirLe, stimatissimo Presidente, che questi due amanti ci hanno permesso di ammirare la cosa più bella del mondo: l’amore. Tramite i loro corpi e le loro carezze e i loro alcolici baci, chiunque sia passato nei dintorni, si è potuto ricordare di quanto ci sia bisogno di amore, e di amare, in particolare in questo cupo momento di cui sopra. Dunque, Le propongo (ma immagino lei sarà d’accordo), di premiare i nostri due nuovi eroi della città di Oristano con una medaglia per il loro impegno sociale: per averci ricordato di quanto sia bello e importante abbracciarsi e fare l’amore, anche d’estate con il caldo che ci rende tutti un pochino sudaticci e puzzolenti. In fondo, diamo sempre le medaglie a chi fa la guerra e uccide la gente, al servizio della nostra amata patria italica, per la libertà e la sicurezza del popolo: perché, per una volta, non premiare con una bella medaglia al valore anche chi fa l’amore e si ama? Anche a lei, sarà capitato di fare l’amore, no? Non è mica cosa di cui vergognarsene; inoltre prendo spunto dal nostro precedente Presidente del Consiglio, che durante il suo mandato interrotto ci ha sempre deliziato con le sue pubbliche dichiarazioni di vita sessuale tutt’ora attiva. Sia dunque l’amore resa cosa pubblica! Mi appello al suo buon senso cogliendo l’occasione per proporLe una piccola modifica dell’articolo numero uno della nostra Costituzione, di cui sotto:

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sull’amore.”

Non sente come suona già meglio? In fondo, di lavoro, non so lei, ma dalle mie parti non se ne vede molto. Quindi, a rileggere quell’articolo, così come è ora, mi perdoni il linguaggio vernacolare, ma sa di pigada po’ su culu bella e buona. Dunque non esiti a passare a trovarci nella nostra isola (è sempre territorio italiano, non se lo scordi!) per premiare i nostri due straordinari adolescenti. Come arriva Le offriremo Ichnusa ghiacciata e sartizzu. Se non le piace la birra c’è la vernaccia di Baratili San Pietro, e se è vegetariano, c’è la bottarga di Cabras.

Attendo con ansia la Sua risposta.


aranginuChi lo ha scritto


Stefano Aranginu è nato a Oristano nel 1987 e vive a Siamaggiore. Studia Filosofia presso l’Università di Cagliari. A tredici anni ha avuto la peritonite. Solitamente, il mercoledì gioca a calcetto con gli amici. A casa ha un bonsai e ogni tanto scrive su un blog. Con questo post inizia la sua collaborazione random con Lìberos. La foto a sinistra l'ha scattata Marta Loddo, quella in alto all'articolo è di Rose Thorn.

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