Un'indimenticabile storia d'amore, una passione estrema, percorre e stravolge la vita di Ricardo. Un racconto che inizia nel 1950, quando il giovane peruviano scopre di essere innamorato di una ragazza cattiva, una niña mala che lo fa impazzire con il suo charme ma gli dice sempre di no. Le loro strade si separano, Ricardo realizza molto presto il proprio sogno: andare a vivere a Parigi. Ma la niña mala riappare anche qui, in una nuova versione: è una militante del Mir in partenza per Cuba dove verrà addestrata alla guerriglia. Da allora, nella vita di Ricardo, si alternano il lavoro di interprete e i tormenti che la ragazza cattiva gli infliggerà. Ciò che cattura il lettore, in quest'opera di Vargas Llosa, è la capacità di tracciare un ritratto palpitante del mondo europeo e latinoamericano, dagli anni Sessanta a tutti gli Ottanta: con protagonisti ed eventi reali e altri di fantasia, che insieme congiurano a creare l'affresco illuminante di quelle stagioni, di quelle storie, di quelle convinzioni.
Un'ispirata rievocazione, condotta senza nostalgie ma con lucida intensità, sostenuta da una scrittura che si fa sempre piú limpida e rarefatta. Ed è proprio la scrittura, alla fine, a essere protagonista. Soltanto quando la vicenda con la niña mala si conclude, Ricardo potrà sfruttare tutta la sua esperienza vitale e affrontare il suo sogno vero: scrivere.