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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Nicola Lecca

Ritratto notturno

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 9 librerie
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KaraLettura

“Racconterò i giorni e le notti, la breve morte che invade il corpo, i sogni capaci di suscitare in me la felicità sconosciuta durante il giorno, quando le palpebre sono aperte e gli occhi m’impediscono di vedere. Nessuno può intromettersi nel mio buio: in assenza della luce domino le fragranze, le seguo in silenzio, e non trascorre mai troppo tempo prima che il sonno si impadronisca del corpo e risvegli l’anima, non più schiava, ormai libera [….] Vivo sola, ormai, senza affetto: riempio i buchi del giorno con la lana di vetro, soffice e pungente. ” Eccola, Anne-Rose, l’anziana poetessa protagonista di questa “folle autobiografia”, come lei stessa la definisce. Dopo la morte dei genitori e la vendita della loro odiata casa, ha scelto Parigi e un modesto, umido appartamentino in rue du Bac; ha scelto la solitudine, che riempie di musica classica, fil rouge dei suoi, pochi, rapporti con gli altri esseri umani (oltre che di tutti i libri di Lecca); ma, soprattutto, ha scelto di vivere due esistenze differenti: l’una razionale, dominata dalle ingiuste leggi del mondo, l’altra, invece, governata esclusivamente dall’immaginazione e dal sentimento, libera e piacevolissima “nella quale lei abita a Stoccolma, una città che non ha mai visitato e della quale conserva una foto, ritagliata da un libro di geografia quando aveva dieci anni, e che tiene incorniciata sopra il letto. (continua su http://liberos.it/notizie/libere-intepretazioni-ritratto-notturno/234)

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Carlo

“Racconterò i giorni e le notti, la breve morte che invade il corpo, i sogni capaci di suscitare in me la felicità sconosciuta durante il giorno, quando le palpebre sono aperte e gli occhi m’impediscono di vedere. Nessuno può intromettersi nel mio buio: in assenza della luce domino le fragranze, le seguo in silenzio, e non trascorre mai troppo tempo prima che il sonno si impadronisca del corpo e risvegli l’anima, non più schiava, ormai libera [….] Vivo sola, ormai, senza affetto: riempio i buchi del giorno con la lana di vetro, soffice e pungente. ” Eccola, Anne-Rose, l’anziana poetessa protagonista di questa “folle autobiografia”, come lei stessa la definisce. Dopo la morte dei genitori e la vendita della loro odiata casa, ha scelto Parigi e un modesto, umido appartamentino in rue du Bac; ha scelto la solitudine, che riempie di musica classica, fil rouge dei suoi, pochi, rapporti con gli altri esseri umani (oltre che di tutti i libri di Lecca); ma, soprattutto, ha scelto di vivere due esistenze differenti: l’una razionale, dominata dalle ingiuste leggi del mondo, l’altra, invece, governata esclusivamente dall’immaginazione e dal sentimento, libera e piacevolissima “nella quale lei abita a Stoccolma, una città che non ha mai visitato e della quale conserva una foto, ritagliata da un libro di geografia quando aveva dieci anni, e che tiene incorniciata sopra il letto. (continua su http://liberos.it/notizie/libere-intepretazioni-ritratto-notturno/234)

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Editore: Marsilio

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 153

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8831773607

ISBN-13: 9788831773607

Data di pubblicazione: 2000

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Nicola Lecca

Ritratto notturno

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KaraLettura

“Racconterò i giorni e le notti, la breve morte che invade il corpo, i sogni capaci di suscitare in me la felicità sconosciuta durante il giorno, quando le palpebre sono aperte e gli occhi m’impediscono di vedere. Nessuno può intromettersi nel mio buio: in assenza della luce domino le fragranze, le seguo in silenzio, e non trascorre mai troppo tempo prima che il sonno si impadronisca del corpo e risvegli l’anima, non più schiava, ormai libera [….] Vivo sola, ormai, senza affetto: riempio i buchi del giorno con la lana di vetro, soffice e pungente. ” Eccola, Anne-Rose, l’anziana poetessa protagonista di questa “folle autobiografia”, come lei stessa la definisce. Dopo la morte dei genitori e la vendita della loro odiata casa, ha scelto Parigi e un modesto, umido appartamentino in rue du Bac; ha scelto la solitudine, che riempie di musica classica, fil rouge dei suoi, pochi, rapporti con gli altri esseri umani (oltre che di tutti i libri di Lecca); ma, soprattutto, ha scelto di vivere due esistenze differenti: l’una razionale, dominata dalle ingiuste leggi del mondo, l’altra, invece, governata esclusivamente dall’immaginazione e dal sentimento, libera e piacevolissima “nella quale lei abita a Stoccolma, una città che non ha mai visitato e della quale conserva una foto, ritagliata da un libro di geografia quando aveva dieci anni, e che tiene incorniciata sopra il letto. (continua su http://liberos.it/notizie/libere-intepretazioni-ritratto-notturno/234)

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