Cosa può spingere il più geniale, astuto, pigro ed eccentrico investigatore del mondo ad accettare un incarico che rappresenta una sfida diretta contro una delle istituzioni più potenti e temute, nientemeno che l'FBI di Edgar J. Hoover, l'uomo che negli anni Cinquanta faceva tremare persino la Casa Bianca? Il denaro? No di certo. Anche se in questa storia ne gira parecchio. Piuttosto il suo sconfinato amor proprio, il desiderio di dimostrare, ancora una volta, di essere il più grande. Così, in questo capolavoro del 1965, Nero Wolfe accetta di aiutare una facoltosa cliente a liberarsi delle moleste attenzioni dei federali: "attenzioni" di cui, nella fosca atmosfera della caccia alle streghe, era stato oggetto lo stesso Stout. Una mossa avventata? Così la pensa all'inizio il fido e prudente Archie Coodwin, sbigottito dall'audacia del suo capo. A nulla valgono le sue proteste, ma ancora una volta Wolfe dimostrerà di aver avuto ragione e muovendo con abilità e sangue freddo le mosse del prezioso assistente, il ciclopico detective centrerà in pieno i suoi obiettivi.