Prima dei capolavori veristi il Verga si fece conoscere per una serie di romanzi d'amore di intonazione tardo-romantica, tra cui Storia di una capinera, pubblicato a Milano nel 1871. Alla forma epistolare (la protagonista "si racconta" a un'amica mediante una serie di lettere) è affidato il compito di comunicare al lettore, insieme ai pochi avvenimenti significativi, le mille sfumature dei sentimenti con cui li vive una fanciulla destinata alla vita monastica per ragioni indipendenti dalla sua volontà. Richiamata dal convento in famiglia per un periodo transitorio, la sua vera "vocazione" si manifesta con tutto il palpito della giovinezza, la potenza dell'imprevisto, la sensualità del desiderio, il geloso bisogno di essere ricambiata: è l'amore, che si accende e si spegne come un lampo in un destino inesorabilmente segnato dalla segregazione dalla vita e dalla sconfitta.