"La tregua", uscito nel 1963 da Einaudi, è la seconda opera di Primo Levi. Al termine del libro, che giunge sedici anni dopo la prima edizione di Se questo è un uomo, troviamo stampata una cartina. Vi è tracciato un itinerario tortuoso, che parte da Auschwitz e arriva a Torino dopo aver attraversato ben sette Paesi: Polonia, Unione Sovietica (Bielorussia e Ucraina), Romania, Ungheria, Cecoslovacchia, Austria (due volte), Germania. È la traccia del viaggio di ritorno al quale Levi fu costretto dopo la liberazione di Auschwitz.
Dopo l’Iliade mortale del Lager, questo libro descrive l’Odissea del ritorno: ed è una storia affollata, rumorosa di personaggi e di voci che si accavallano in tutte le lingue. La tregua è il racconto di una peregrinazione irragionevole, ma carica di energia, attraverso la vita che ricomincia: un racconto corposo, impregnato insieme di ansia e di gioia.