Per secoli, la Regola benedettina è stata il modello di gestione di quei complessi
abbaziali che hanno ricoperto l’Europa di centri di potere economico-sociale
impedendo, tra le altre cose, che il continente scivolasse nelle barbarie più
oscure. Grazie alla lungimiranza e all’intelligenza di San Benedetto, i monasteri
benedettini divennero dei bastioni di cultura, dei propulsori di attività grazie ai
quali la vita non si spense del tutto, neppure nei cosiddetti secoli bui dell’alto
medioevo. Ed è proprio la Regola, quel dispositivo di precetti, consigli, ordini,
norme e dettami che ha permesso, all’ordine in primo luogo, a tutto ciò che gli
ruotava attorno in seconda battuta, di passare indenne una temperie culturale
mai vista prima. L’autore, partendo dunque dalla grandezza di tale Regola, la
rilegge in chiave attuale, mettendo in luce quanto essa sia attuale e perfettamente
applicabile per la gestione corretta di un’azienda moderna. Mettendo l’accento sui
concetti di management e leadership, già presenti in nuce nella versione originaria
della Regola, si descrive una organizzazione assolutamente imprenditoriale, dove
ogni ingranaggio del meccanismo funziona alla perfezione e ogni elemento ha una
sua importanza vitale ed essenziale.