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E intanto, mentre non c'eri...

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Michele Vaccari

Giovani, nazisti e disoccupati

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Aggiornato il 20-03-2014 da JohnGrady
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JohnGrady

Ammetto che, se avessi visto questo libro in una qualsiasi libreria, non l'avrei acquistato. La copertina, brutta e violenta in modo stupido. Il titolo, rimanda a un film idiota. Ho assistito, per fortuna, a una presentazione del libro a Cagliari, nell'ambito di un festival letterario. Ero andato per sentire altro e, come spesso accade, ho trovato quello che non stavo cercando. Il libro, va detto subito, poco c'entra con la copertina e col titolo. Ci sono i nazisti, è vero. E c'è anche violenza. Ci sono però tante altre cose. Un protagonista giovane che si sente vecchio, i suoi coinquilini fancazzisti "punkammerda", una cellula di nazisti bolognesi assolutamente indimenticabili, la violenza e l'ignoranza con cui facciamo i conti tutti i giorni. Lo stile prende e la voce narrante è abile nel trascinarci nel delirio fino al finale, in fuga e non risolto. Aggiungiamo anche che nella mia copia c'è una dedica multipla adrenalinica, e il cocktail è servito! Ora cerco "Italian Fiction" (ISBN, 2007), e vediamo un po'.

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Editore: Castelvecchi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine:

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8876153853

ISBN-13: 9788876153853

Data di pubblicazione:

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Ammetto che, se avessi visto questo libro in una qualsiasi libreria, non l'avrei acquistato. La copertina, brutta e violenta in modo stupido. Il titolo, rimanda a un film idiota. Ho assistito, per fortuna, a una presentazione del libro a Cagliari, nell'ambito di un festival letterario. Ero andato per sentire altro e, come spesso accade, ho trovato quello che non stavo cercando. Il libro, va detto subito, poco c'entra con la copertina e col titolo. Ci sono i nazisti, è vero. E c'è anche violenza. Ci sono però tante altre cose. Un protagonista giovane che si sente vecchio, i suoi coinquilini fancazzisti "punkammerda", una cellula di nazisti bolognesi assolutamente indimenticabili, la violenza e l'ignoranza con cui facciamo i conti tutti i giorni. Lo stile prende e la voce narrante è abile nel trascinarci nel delirio fino al finale, in fuga e non risolto. Aggiungiamo anche che nella mia copia c'è una dedica multipla adrenalinica, e il cocktail è servito! Ora cerco "Italian Fiction" (ISBN, 2007), e vediamo un po'.

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