Efix č un 'servo', un contadino sardo aggrappato con amore all'ultimo 'poderetto' posseduto dalle sorelle Pintor, 'nobili' e di pochissimi mezzi, chiuse in uno sdegnoso isolamento, lontane dalla nuova societā rozza e impertinente dei mercanti e degli usurai. Oppresso dall'immenso rimorso per un antico delitto, Efiz epicamente vive una vita 'santa' alla ricerca dell'espiazione suprema. Sarā lui a lenire il disastro finanziario procurato dal ritorno dello sbandato nipote Giancito, figlio di una quarta sorella, fuggita anni prima verso i sogni del 'continente'. Come un eroe omerico, come un dannato di Dostoevskij, come i poveri predestinati di García Márquez, Efix assurge cosė a immagine dell'umana sofferenza, sempre uguale e sempre immobile nel tempo, fino a divenire uno dei pių potenti personaggi di Grazia Deledda.