Arricchito da un'introduzione scritta dall'autore appositamente per questa edizione, un clamoroso successo editoriale, un libro che ha scatenato polemiche, dibattiti e riflessioni su un tema ancora oggi scottante: la resa dei conti imposta dopo il 25 aprile 1945 ai fascisti sconfitti. Un argomento proibito per gran parte della storiografia dei vincitori, che Giampaolo Pansa affronta come sinora nessuno aveva fatto. Aiutato da una vasta documentazione, ricostruisce nei dettagli decine di eccidi e centinaia di omicidi, compiuti per vendetta, per punizione, per fanatismo politico e per odio di classe. Un bagno di sangue che coinvolse l'Italia del nord fino a tutto il 1946 e in qualche caso anche più in là nel tempo, dove le vittime non erano sicuramente tutti criminali di guerra da punire con la morte. In pagine emozionanti, Pansa squarcia finalmente la cortina di silenzio sull'altra faccia della guerra civile, offrendo una nuova testimonianza della sua onestà di narratore.