A cinquantotto anni Henry Miller riunisce in una stanza alcune centinaia divolumi letti nel corso di un'esistenza movimentata e si mette all'opera perspiegare in un "libro sui libri" quanta parte di sé e della sua personalità discrittore sia stata foggiata dalla letteratura. Facendosi trasportare dal suoestro migliore, l'autore di "Tropico del Cancro" accumula aneddoti, aforismi,divagazioni; include consigli su come leggere un libro, meditazioni divertite,pagine di memoria sulle letture dell'infanzia idee originali e intelligentisull'esperienza complessiva del leggere; cede alla tentazione di dedicare uncapitolo ai "libri viventi", alle molte persone conosciute in America e inEuropa. Il risultato è un piccolo gioiello che la scrittura e l'immaginazionepotente di Miller rendono qualcosa di più di una semplice autobiografia dilettore: un'opera insolita, originale, fitta di storie e di indimenticabilipersonaggi quanto i romanzi maggiori.