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Diana Gabaldon

Il ritorno

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 15-05-2013 da Roberta Mura
Aggiornato il 15-05-2013 da Roberta Mura
Disponibile in 1 libreria
Inserito il 15-05-2013 da Roberta Mura
Aggiornato il 15-05-2013 da Roberta Mura
Disponibile in 1 libreria

Nell’Amuleto d’ambra Claire Randall, viaggiatrice nel tempo e nello spazio, aveva incominciato a spiegare una difficile verità alla figlia Brianna. Negli anni in cui era ufficialmente data per dispersa, fra il 1945 e il 1946, era in realtà precipitata, attraverso il magico cerchio di pietre di Craigh na Dun, nella Scozia del Settecento, dove si era innamorata follemente del nobile giacobita James Fraser e per evitare che venisse ucciso dagli inglesi nella battaglia di Culloden, era addirittura andata con James alla corte di Versailles, che tradizionalmente appoggiava la causa scozzese. Tuttavia, James e Claire erano dovuti ritornare precipitosamente a Lallybroch, nelle Highlands, con un nulla di fatto: da Parigi il nipote di Giacomo Stuart, Bonnie Prince Charles, era determinato a organizzare la rivolta dei clan, che Claire ben sapeva si sarebbe conclusa in una carneficina per gli scozzesi. Braccati dagli inglesi che ritenevano James Fraser uno dei principali sobillatori e guardati con crescente sospetto dagli scozzesi, a causa del loro ovvio scetticismo circa l’esito dello scontro finale con gli inglesi, James e Claire consumano la loro ardente e avventurosa storia d’amore, consapevoli che Claire si sarebbe ben presto trovata davanti a una scelta difficile: seguire fino in fondo il suo uomo perdendosi definitivamente nel passato o tornare a un presente che ormai non le appartiene più, con la sola speranza di portare con sé una traccia.

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Roberta Mura

Il romanzo è particolarmente incentrato sulle vicende storiche, risparmiando, purtroppo, i momenti tra Claire e Jamie. Da questo punto di vista, seppur spiacevole, rende gli eventi più carichi di realismo poiché i due amanti non avevano, in realtà, il tempo e le energie per pensare al romanticismo. Il lettore romantico, in cerca d'amore, sarà accontentato alla fine del romanzo. La lunga attesa gli farà sciogliere il cuore per poi strapparglielo a causa della separazione imminente.

L'obiettivo di Jamie e Claire è evitare la distruzione e le perdite subite durante l'avanzata di Bonnie Prince, andando incontro a un finale tragico. Jamie porta i suoi uomini a combattere per questa causa, sebbene cercasse in ogni modo di fermare l'avanzata rischiando, anche da parte dei giacobiti, un'esecuzione per altro tradimento. Bonnie Prince che, accecato dal suo potere, desidera avanzare anche verso l'Inghilterra, non si rende conto che il suo esercito non è in grado di affrontare la battaglia.
L'evento storico porta alla liberazione della Scozia e un'inutile battaglia verso l'imbattibile Inghilterra, perciò, Bonnie P. è ricordato e adulato nel futuro come se avesse compiuto un gesto eroico. La gente non riconosce, invece, la scarsa utilità e la tragedia celata dietro all'ingordigia del loro eroe.

Alcuni eventi cominciano a legarsi tra loro, coinvolgendo il lettore in queste interessanti scoperte. Personaggi con Roger, che sono collegati ad alcune scelte, inducono il lettore alle loro stesse riflessioni.
Il quesito frequente che si pone il lettore, insieme ai personaggi stessi, riguarda il potere di decidere se compiere un'azione conoscendo il futuro. Rogere e Claire potrebbero impedire la morte sul rogo di Geillis Duncan, oppure il suo finanziamento alla causa giacobita nel momento cruciale, fermandosi prima di intraprendere il viaggio nel passato. Avrebbe potuto, in questo modo, cambiare il presente e il futuro, rischiando allo stesso tempo di impedire la nascita degli avi di Roger. Il che significa che Rogere non sarebbe mai nato, forse.
Claire, quando si trova nel passato, riflette spesso sulla condizione e l'importanza della conoscenza del futuro che, in fin dei conti, non è servita granché a fermare la follia sanguinaria dell'ascesa di Bonnie Prince. 

Claire è costretta ad abbandonare Jamie che, devoto al suo esercito e desideroso di salvare il sangue del suo sangue, prosegue il corso della storia da solo. Lei non lo avrebbe mai lasciato, ma una gravidanza inaspettata, Brianna, la costringe ad abbandonare la Scozia settecentesca per tornare nella sua epoca e crescere sua figlia.  Si separano in questo modo, Jamie e Claire, strappando il cuore del lettore che desidera che essi vivano insieme felici e contenti.
Il loro addio è commovente. Non sono riuscita a capacitarmi di questo tragico finale, proprio per questo ammetto di aver sbirciato la trama del romanzo che segue.
Claire porterà per sempre, nel futuro, un segno visibile nel palmo della mano: una piccola J. E Brianna, la sua bambina identica a Jamie nelle espressioni e nello sguardo, le ricorderà sempre il suo grande amore perduto.
Jamie, invece, è andato incontro al suo destino contro l'esercito inglese, con la spada nella mano sinistra e una piccola C, incisa nel palmo, per sentire la presenza di Claire sino alla fine.

Il finale e l'interesse di Roger riguardo alla vicenda, fa intendere al lettore che la storia tra Jamie e Claire potrebbe non essere terminata. Malgrado la possibile sopravvivenza di Jamie, ci sono duecento anni che li separano. Vent'anni, invece, che li separano dall'ultimo ed epico momento.
Claire potrebbe tornare indietro, ma solo nel prossimo romanzo si scoprirà se questo sarà possibile.

 

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Editore: Corbaccio

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 403

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8863804729

ISBN-13: 9788863804720

Data di pubblicazione: 2012

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Nell’Amuleto d’ambra Claire Randall, viaggiatrice nel tempo e nello spazio, aveva incominciato a spiegare una difficile verità alla figlia Brianna. Negli anni in cui era ufficialmente data per dispersa, fra il 1945 e il 1946, era in realtà precipitata, attraverso il magico cerchio di pietre di Craigh na Dun, nella Scozia del Settecento, dove si era innamorata follemente del nobile giacobita James Fraser e per evitare che venisse ucciso dagli inglesi nella battaglia di Culloden, era addirittura andata con James alla corte di Versailles, che tradizionalmente appoggiava la causa scozzese. Tuttavia, James e Claire erano dovuti ritornare precipitosamente a Lallybroch, nelle Highlands, con un nulla di fatto: da Parigi il nipote di Giacomo Stuart, Bonnie Prince Charles, era determinato a organizzare la rivolta dei clan, che Claire ben sapeva si sarebbe conclusa in una carneficina per gli scozzesi. Braccati dagli inglesi che ritenevano James Fraser uno dei principali sobillatori e guardati con crescente sospetto dagli scozzesi, a causa del loro ovvio scetticismo circa l’esito dello scontro finale con gli inglesi, James e Claire consumano la loro ardente e avventurosa storia d’amore, consapevoli che Claire si sarebbe ben presto trovata davanti a una scelta difficile: seguire fino in fondo il suo uomo perdendosi definitivamente nel passato o tornare a un presente che ormai non le appartiene più, con la sola speranza di portare con sé una traccia.

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Il romanzo è particolarmente incentrato sulle vicende storiche, risparmiando, purtroppo, i momenti tra Claire e Jamie. Da questo punto di vista, seppur spiacevole, rende gli eventi più carichi di realismo poiché i due amanti non avevano, in realtà, il tempo e le energie per pensare al romanticismo. Il lettore romantico, in cerca d'amore, sarà accontentato alla fine del romanzo. La lunga attesa gli farà sciogliere il cuore per poi strapparglielo a causa della separazione imminente.

L'obiettivo di Jamie e Claire è evitare la distruzione e le perdite subite durante l'avanzata di Bonnie Prince, andando incontro a un finale tragico. Jamie porta i suoi uomini a combattere per questa causa, sebbene cercasse in ogni modo di fermare l'avanzata rischiando, anche da parte dei giacobiti, un'esecuzione per altro tradimento. Bonnie Prince che, accecato dal suo potere, desidera avanzare anche verso l'Inghilterra, non si rende conto che il suo esercito non è in grado di affrontare la battaglia.
L'evento storico porta alla liberazione della Scozia e un'inutile battaglia verso l'imbattibile Inghilterra, perciò, Bonnie P. è ricordato e adulato nel futuro come se avesse compiuto un gesto eroico. La gente non riconosce, invece, la scarsa utilità e la tragedia celata dietro all'ingordigia del loro eroe.

Alcuni eventi cominciano a legarsi tra loro, coinvolgendo il lettore in queste interessanti scoperte. Personaggi con Roger, che sono collegati ad alcune scelte, inducono il lettore alle loro stesse riflessioni.
Il quesito frequente che si pone il lettore, insieme ai personaggi stessi, riguarda il potere di decidere se compiere un'azione conoscendo il futuro. Rogere e Claire potrebbero impedire la morte sul rogo di Geillis Duncan, oppure il suo finanziamento alla causa giacobita nel momento cruciale, fermandosi prima di intraprendere il viaggio nel passato. Avrebbe potuto, in questo modo, cambiare il presente e il futuro, rischiando allo stesso tempo di impedire la nascita degli avi di Roger. Il che significa che Rogere non sarebbe mai nato, forse.
Claire, quando si trova nel passato, riflette spesso sulla condizione e l'importanza della conoscenza del futuro che, in fin dei conti, non è servita granché a fermare la follia sanguinaria dell'ascesa di Bonnie Prince. 

Claire è costretta ad abbandonare Jamie che, devoto al suo esercito e desideroso di salvare il sangue del suo sangue, prosegue il corso della storia da solo. Lei non lo avrebbe mai lasciato, ma una gravidanza inaspettata, Brianna, la costringe ad abbandonare la Scozia settecentesca per tornare nella sua epoca e crescere sua figlia.  Si separano in questo modo, Jamie e Claire, strappando il cuore del lettore che desidera che essi vivano insieme felici e contenti.
Il loro addio è commovente. Non sono riuscita a capacitarmi di questo tragico finale, proprio per questo ammetto di aver sbirciato la trama del romanzo che segue.
Claire porterà per sempre, nel futuro, un segno visibile nel palmo della mano: una piccola J. E Brianna, la sua bambina identica a Jamie nelle espressioni e nello sguardo, le ricorderà sempre il suo grande amore perduto.
Jamie, invece, è andato incontro al suo destino contro l'esercito inglese, con la spada nella mano sinistra e una piccola C, incisa nel palmo, per sentire la presenza di Claire sino alla fine.

Il finale e l'interesse di Roger riguardo alla vicenda, fa intendere al lettore che la storia tra Jamie e Claire potrebbe non essere terminata. Malgrado la possibile sopravvivenza di Jamie, ci sono duecento anni che li separano. Vent'anni, invece, che li separano dall'ultimo ed epico momento.
Claire potrebbe tornare indietro, ma solo nel prossimo romanzo si scoprirà se questo sarà possibile.

 

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