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E intanto, mentre non c'eri...

Maria Agostina


Don Chisciotte
Oltre un mese fa, 10-05-2025
Il Dottor Živago
Borìs Pasternàk

Durante la lettura è impossibile separare il romanzo dal contesto storico più conosciuto. I personaggi sono dei rappresentanti di oggetti più [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

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Colleen McCullough

Uccelli di rovo

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 26-01-2020 da Maria Agostina
Aggiornato il 26-01-2020 da Maria Agostina
Disponibile in 4 librerie
Inserito il 26-01-2020 da Maria Agostina
Aggiornato il 26-01-2020 da Maria Agostina
Disponibile in 4 librerie

La storia dei Cleary inizia ai primi del '900 e si conclude ai giorni nostri, nel grandioso scenario naturale dell'Australia. Gli anni consumano le vite in una vicenda di sentimenti e passioni, di fede e amore, sulla quale si stende grave e inesorabile il senso della giustizia divina. I personaggi - soprattutto memorabili figure femminili, tenere e orgogliose - vanno incontro al destino come gli uccelli di rovo della leggenda australiana, che cercano le spine con cui si danno la morte.

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Recensioni

Iris

Non è esattamente il mio genere, un pò troppi tormenti e troppa tragedia, ma non sono pentita di averlo letto, è un libro che dà onore a un genere spesso caratterizzato da melensi libri-spazzatura. Finale un pò sbrigativo. E' una saga familiare, quella della famiglia Cleary, e delle tre donne colonne di questa famiglia e della sua storia: Fee, Meggie e Justine. Amore, odio, vita, morte, in terre aride e ostili, da irrorare col sudore della fronte, in un'esistenza irta di spine e di personaggi che stringono consapevoli i propri rovi. "La leggenda narra di un uccello che canta una sola volta nella vita, più soavemente di ogni altra creatura al mondo. Da quando lascia il nido, cerca e cerca un grande rovo e non riposa finchè non l'abbia trovato. Poi, cantando tra i rami crudeli, si precipita sulla spina più lunga e affilata. E, mentre muore con la spina nel petto, vince il tormento superando nel canto l'allodola e l'usignolo. Una melodia suprema il cui scotto è la vita. Ma il mondo tace per ascoltare, e Dio, in Paradiso, sorride. Al meglio si perviene soltanto con grande dolore...o così dice la leggenda. L'uccello con la spina nel petto segue una legge immutabile; è spinto da non sa che cosa a trafiggersi, e muore cantando. Nell'attimo stesso in cui la spina lo penetra, non ha consapevolezza della morte imminente; si limita a cantare e a cantare, finché non rimane più in vita per emettere una sola altra nota. Ma noi, quando affondiamo le spine nel nostro petto, sappiamo. Comprendiamo. E lo facciamo ugualmente. Lo facciamo ugualmente."

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Maria Agostina

Una bellissima sorpresa. Molto lontano dalla trasposizione televisiva in cui il peccato, il tormento e l'incomprensione dominano. Il libro riesce a portare il lettore lontano, fino all'Australia, descrivendone la vegetazione, la fauna, ma soprattutto la gente con colori vividi. Le descrizioni storiche, i cenni politici arricchiscono le vicende. Dalla metà in poi il libro sboccia, insieme a Justine, per finire in un'apoteosi di amore.

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Editore: Bompiani

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 558

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8845253643

ISBN-13: 9788845253645

Data di pubblicazione: 2007

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Aggiornato il 26-01-2020 da Maria Agostina
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La storia dei Cleary inizia ai primi del '900 e si conclude ai giorni nostri, nel grandioso scenario naturale dell'Australia. Gli anni consumano le vite in una vicenda di sentimenti e passioni, di fede e amore, sulla quale si stende grave e inesorabile il senso della giustizia divina. I personaggi - soprattutto memorabili figure femminili, tenere e orgogliose - vanno incontro al destino come gli uccelli di rovo della leggenda australiana, che cercano le spine con cui si danno la morte.

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Iris

Non è esattamente il mio genere, un pò troppi tormenti e troppa tragedia, ma non sono pentita di averlo letto, è un libro che dà onore a un genere spesso caratterizzato da melensi libri-spazzatura. Finale un pò sbrigativo. E' una saga familiare, quella della famiglia Cleary, e delle tre donne colonne di questa famiglia e della sua storia: Fee, Meggie e Justine. Amore, odio, vita, morte, in terre aride e ostili, da irrorare col sudore della fronte, in un'esistenza irta di spine e di personaggi che stringono consapevoli i propri rovi. "La leggenda narra di un uccello che canta una sola volta nella vita, più soavemente di ogni altra creatura al mondo. Da quando lascia il nido, cerca e cerca un grande rovo e non riposa finchè non l'abbia trovato. Poi, cantando tra i rami crudeli, si precipita sulla spina più lunga e affilata. E, mentre muore con la spina nel petto, vince il tormento superando nel canto l'allodola e l'usignolo. Una melodia suprema il cui scotto è la vita. Ma il mondo tace per ascoltare, e Dio, in Paradiso, sorride. Al meglio si perviene soltanto con grande dolore...o così dice la leggenda. L'uccello con la spina nel petto segue una legge immutabile; è spinto da non sa che cosa a trafiggersi, e muore cantando. Nell'attimo stesso in cui la spina lo penetra, non ha consapevolezza della morte imminente; si limita a cantare e a cantare, finché non rimane più in vita per emettere una sola altra nota. Ma noi, quando affondiamo le spine nel nostro petto, sappiamo. Comprendiamo. E lo facciamo ugualmente. Lo facciamo ugualmente."

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Maria Agostina

Una bellissima sorpresa. Molto lontano dalla trasposizione televisiva in cui il peccato, il tormento e l'incomprensione dominano. Il libro riesce a portare il lettore lontano, fino all'Australia, descrivendone la vegetazione, la fauna, ma soprattutto la gente con colori vividi. Le descrizioni storiche, i cenni politici arricchiscono le vicende. Dalla metà in poi il libro sboccia, insieme a Justine, per finire in un'apoteosi di amore.

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