Lìberos

Libro

La mia Libreria

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le tue informazioni utente.

Accedi ora o registrati


E intanto, mentre non c'eri...

Maria Agostina


Don Chisciotte
Questo mese, 10-05-2025
Il Dottor Živago
Borìs Pasternàk

Durante la lettura è impossibile separare il romanzo dal contesto storico più conosciuto. I personaggi sono dei rappresentanti di oggetti più [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Atul Gawande

Con cura

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 15-05-2014 da L'auraVi
Aggiornato il 15-05-2014 da L'auraVi
Disponibile in 2 librerie
Inserito il 15-05-2014 da L'auraVi
Aggiornato il 15-05-2014 da L'auraVi
Disponibile in 2 librerie

Una fragile donna settantenne viene ricoverata perché «non si sente troppo bene». Si prendono cura di lei un grande chirurgo e un giovane assistente. Il giovane medico presto se ne dimentica. Il grande chirurgo invece, nonostante i molti impegni e i sette piani di scale che dividono il suo studio dalla stanza della donna, torna a visitarla più volte in un giorno. Così capisce la banale ma insidiosa malattia che sta per ucciderla. E la salva.
Nella vita di ciascun uomo esiste una Golden Hour, l'ora d'oro durante la quale chi è vittima di un incidente può essere salvato. In guerra un'ora dura solo cinque minuti. Medici e infermieri in prima linea, supplendo le carenze con l'ingegno, hanno allora ideato una pratica per dividere in più momenti l'intervento su un ferito grave così da farlo arrivare vivo in un ospedale attrezzato.
Lavarsi le mani può sembrare un gesto banale, scontato, quasi inutile. Eppure per un medico ricordarsi di farlo può anche significare, semplicemente, salvare molte vite.
C'è chi sostiene che la medicina, oltre che una scienza, sia anche una delle più sofisticate tecniche attraverso cui l'uomo si prende cura dell'uomo. Atul Gawande, medico chirurgo, ne è convinto e dimostra come ci siano tre condizioni semplici ma fondamentali per fare meglio in medicina, fin da subito. Servono scrupolosità, ingegnosità e voglia di fare la cosa giusta.
Gawande si interroga sulla propria professione, su cosa serve per essere bravi in un campo dove è tanto facile sbagliare, sull'importanza della motivazione personale. E lo fa raccontando le storie vere di medici e pazienti che nel suo diario diventano personaggi in carne ed ossa, ognuno con il proprio volto, la propria storia, mania ed esperienza. Racconta con chiarezza e insieme con calma passione, «in punta di bisturi», dell'importanza di piccoli gesti all'apparenza scontati come dell'impegno davanti a sfide impossibili e disperate. E non ignora le questioni etiche: fin dove può spingersi un medico e dove deve invece fermarsi? Quanto deve essere pagato un dottore e quanto risarcito un paziente vittima di un errore?
Questo è un libro che non solo racconta storie vere, ma è un libro che ci riguarda e che ci parla. Parla della nostra salute, dei nostri corpi, semplicemente delle nostre vite. In attesa dei grandi progressi e degli importanti risultati della ricerca scientifica, offre una calda e lucida riflessione su ciò che può essere fatto fin da subito. Con cura.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Editore: Einaudi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 264

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8806191462

ISBN-13: 9788806191467

Data di pubblicazione: 2008

Devi effettuare l'accesso per tracciare questo libro.

Accedi ora o registrati


Chi lo ha letto

Nessun utente ha letto questo libro

Chi lo sta leggendo

Nessun utente sta leggendo questo libro

Devi effettuare l'accesso per visualizzare le informazioni sulla tua libreria.

Accedi ora o registrati

Devi effettuare l'accesso per inserire questo libro nella tua libreria.

Accedi ora o registrati

Atul Gawande

Con cura

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 15-05-2014 da L'auraVi
Aggiornato il 15-05-2014 da L'auraVi
Disponibile in 2 librerie
Inserito il 15-05-2014 da L'auraVi
Aggiornato il 15-05-2014 da L'auraVi
Disponibile in 2 librerie

Una fragile donna settantenne viene ricoverata perché «non si sente troppo bene». Si prendono cura di lei un grande chirurgo e un giovane assistente. Il giovane medico presto se ne dimentica. Il grande chirurgo invece, nonostante i molti impegni e i sette piani di scale che dividono il suo studio dalla stanza della donna, torna a visitarla più volte in un giorno. Così capisce la banale ma insidiosa malattia che sta per ucciderla. E la salva.
Nella vita di ciascun uomo esiste una Golden Hour, l'ora d'oro durante la quale chi è vittima di un incidente può essere salvato. In guerra un'ora dura solo cinque minuti. Medici e infermieri in prima linea, supplendo le carenze con l'ingegno, hanno allora ideato una pratica per dividere in più momenti l'intervento su un ferito grave così da farlo arrivare vivo in un ospedale attrezzato.
Lavarsi le mani può sembrare un gesto banale, scontato, quasi inutile. Eppure per un medico ricordarsi di farlo può anche significare, semplicemente, salvare molte vite.
C'è chi sostiene che la medicina, oltre che una scienza, sia anche una delle più sofisticate tecniche attraverso cui l'uomo si prende cura dell'uomo. Atul Gawande, medico chirurgo, ne è convinto e dimostra come ci siano tre condizioni semplici ma fondamentali per fare meglio in medicina, fin da subito. Servono scrupolosità, ingegnosità e voglia di fare la cosa giusta.
Gawande si interroga sulla propria professione, su cosa serve per essere bravi in un campo dove è tanto facile sbagliare, sull'importanza della motivazione personale. E lo fa raccontando le storie vere di medici e pazienti che nel suo diario diventano personaggi in carne ed ossa, ognuno con il proprio volto, la propria storia, mania ed esperienza. Racconta con chiarezza e insieme con calma passione, «in punta di bisturi», dell'importanza di piccoli gesti all'apparenza scontati come dell'impegno davanti a sfide impossibili e disperate. E non ignora le questioni etiche: fin dove può spingersi un medico e dove deve invece fermarsi? Quanto deve essere pagato un dottore e quanto risarcito un paziente vittima di un errore?
Questo è un libro che non solo racconta storie vere, ma è un libro che ci riguarda e che ci parla. Parla della nostra salute, dei nostri corpi, semplicemente delle nostre vite. In attesa dei grandi progressi e degli importanti risultati della ricerca scientifica, offre una calda e lucida riflessione su ciò che può essere fatto fin da subito. Con cura.

Devi effettuare l'accesso per inserire le tue informazioni sulla lettura di questo libro.

Accedi ora o registrati

Modifica date lettura

Inizio lettura

Fine lettura

Éntula, il festival letterario diffuso CON la Sardegna

Mens Sana, festival di letteratura sportiva

Liquida, festival di letteratura giornalistica