Libro

Molto bello... alcune storie che si intrecciano e poi alla fine tutto si svela... lasciandoti pero' con un leggero punto di domanda sul futuro!

Il New York Times aveva perfettamente ragione quando diceva che «Tutti possono raccontare una storia che assomiglia a un sogno, ma rari sono gli artisti che come Murakami ci danno l'illusione di sognarla». Il romanzo è onirico, come la maggior parte dei libri di Murakami. Racconta di due viaggi paralleli, di due menti speciali che corrono parallelamente sul filo dello stesso rasoio senza saperlo. Ognuno con una missione da compiere. Si sfiorano inconsapevolmente mentre corrono verso il loro destino: Nakata, un uomo di mezza età, mentalmente malato, ma che nutre con la semplicità dei suoi pensieri, una bellezza interiore che arriva a tutti; Kafka, quindicenne inquieto, che vuole crescere in fretta per trovare risposte, e lotta con tutto se stesso, perché il passato non possa divorare il futuro. Il filo che collega queste due storie, sono i ricordi cristallizzati della signora Seki, ferma in un oblio, da quando aveva vent'anni. Ma c'è anche Ōshima, che con la sua razionalità, ci riporta al presente, spiegando le metafore della vita che lui stesso ha dovuto scoprire nel suo guscio di persona sbagliata. E che dire di Hoshino! Lo scanzonato accompagnatore di Nakata, che riscopre la vita, e capisce che non è mai troppo tardi per colamare vecchie lacune e vuoti esistenziali. È vero che alla fine dei romanzi di M. c'è sempre qualche personaggio su cui si sarebbe voluto sapere di più, qualche spiegazione che sfugge, ma il bello di Murakami è proprio questo, che nei suoi libri tutto è possibile, e se all'ultima pagina arrivi a farti più domande del previsto, forse era proprio questo l'intento. Un libro "veramente tosto", come Tamura. Intanto nella vita reale: Conto i passi che devo fare per arrivare a una determinata meta, e mi accorgo che non posso fare ancora il conto alla rovescia, perché è ancora maledettamente troppo lungo

All'inizio ero un po' scettica.In genere non amo le storie poco realistiche, ma questa volta mi sono dovuta ricredere. L'ho sentito così tanto che si è fuso tutto in me: sogno, realtà , ragione, emozione, e quando sono arrivata alla fine....ne avrei voluto ancora!!