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E intanto, mentre non c'eri...

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Il Dottor Živago
Borìs Pasternàk

Durante la lettura è impossibile separare il romanzo dal contesto storico più conosciuto. I personaggi sono dei rappresentanti di oggetti più [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
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"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

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Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
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"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

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Douglas R. Hofstadter

Godel, Escher, Bach

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 28-10-2013 da Andrea
Aggiornato il 28-10-2013 da Andrea
Disponibile in 1 libreria
Inserito il 28-10-2013 da Andrea
Aggiornato il 28-10-2013 da Andrea
Disponibile in 1 libreria

A young scientist and mathematician explores the mystery and complexity of human thought processes from an interdisciplinary point of view

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Andrea

Ricordo ancora quando trovai questo libro, usato, in una delle mie innumerevoli incursioni da consumato cercatore di perle.
Era appoggiato allo scaffale, copertina a faccia davanti, con il triangolo di Penrose che sorrideva come chi ti aspettava da tempo.
Non ho neanche chiesto quanto costava, io che sono tirchio che faccio schifo, tanto lo aspettavo anche io. Cinque anni fa.

Oggi ho finito Gödel, Escher, Bach e non mi sembra vero.
Era la mia personale Recherche, un libro infinito nella profondità e nella vastità, un'eterno aggrovigliarsi di idee e suggestioni.

Ne leggevo una pagina e vagavo mentalmente per minuti bollenti, arginando il torrente di concetti che mi si paravano contro. Era faticoso, ma tremendamente eccitante.

L'ho lasciato da solo per vari mesi, più volte. Mi sorrideva molle dal comodino, ogni tanto anche lui annoiato non voleva vedermi e ce ne stavamo zitti entrambi.

Ho venerato questo libro anni prima di averne una copia in mano, ne leggevo commenti ovunque e sapevo che c'era, era là fuori da qualche parte, ed un giorno sarebbe capitato anche a me.

La lotta è stata lunga, estenuante. Il tedio ha addormentato entrambi, molte volte, ma sempre con la consapevolezza di un rapporto di essere ormai legati. La mia lettura è stata talmente discontinua, ed il mio arrovellarmi così puntuale, da non sapere più cosa sia mio e cosa di GEB, i pensieri si sono intrecciati e non ho idea se alcune cose che credo di questo libro siano invece mie.
Sicuramente, ogni pagina è stata un trampolino per splendidi tuffi e lunghe nuotate.

Ho goduto esaltazioni puerili per brani che mi davano un'eccitazione fisica, ho sperimentato, dopo tanto, la gioia pura di un'epifania in una buia notte a Tallinn, scoprendo i numeri soprannaturali. Ho goduto, davvero, come si gode di Borges e di Moby Dick, nelle notti di lotta contro la balena-libro.

Non so se a voi interessi l'Intelligenza Artificiale, o il problema della coscienza, della vita, anche.
Ma questo libro parla di molto, molto di più.
Dei gangli segreti del mondo, in un certo senso.
Dell'ontologia, del mondo di informazione là fuori, della geografia dell'Iperuranio.

Una splendida carrellata di eroi, da Gödel a Lewis Carroll, Da Escher a Tarski, da Turing a Bach, da Minsky a Church. Tante perle nascoste, come Mandelbrot, Kim, Wiener, Wilson, Chaitin, Schrödinger. Una bibliografia, un po' datata, ma lussureggiante di idee e suggestioni.

Il mio mattone nero è ora lì, spostato nello scaffale dei libri letti.
Ci ho messo 5 anni, e non mi era mai capitato di lottare così a lungo. Capiteranno sicuramente altri capolavori, ma credo mai più un libro che abbia abitato la mia mente come Gödel, Escher, Bach. Un'Eterna Ghirlanda Brillante.

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Editore: Basic Books

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 777

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 0465026850

ISBN-13: 9780465026852

Data di pubblicazione: 1979

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Ricordo ancora quando trovai questo libro, usato, in una delle mie innumerevoli incursioni da consumato cercatore di perle.
Era appoggiato allo scaffale, copertina a faccia davanti, con il triangolo di Penrose che sorrideva come chi ti aspettava da tempo.
Non ho neanche chiesto quanto costava, io che sono tirchio che faccio schifo, tanto lo aspettavo anche io. Cinque anni fa.

Oggi ho finito Gödel, Escher, Bach e non mi sembra vero.
Era la mia personale Recherche, un libro infinito nella profondità e nella vastità, un'eterno aggrovigliarsi di idee e suggestioni.

Ne leggevo una pagina e vagavo mentalmente per minuti bollenti, arginando il torrente di concetti che mi si paravano contro. Era faticoso, ma tremendamente eccitante.

L'ho lasciato da solo per vari mesi, più volte. Mi sorrideva molle dal comodino, ogni tanto anche lui annoiato non voleva vedermi e ce ne stavamo zitti entrambi.

Ho venerato questo libro anni prima di averne una copia in mano, ne leggevo commenti ovunque e sapevo che c'era, era là fuori da qualche parte, ed un giorno sarebbe capitato anche a me.

La lotta è stata lunga, estenuante. Il tedio ha addormentato entrambi, molte volte, ma sempre con la consapevolezza di un rapporto di essere ormai legati. La mia lettura è stata talmente discontinua, ed il mio arrovellarmi così puntuale, da non sapere più cosa sia mio e cosa di GEB, i pensieri si sono intrecciati e non ho idea se alcune cose che credo di questo libro siano invece mie.
Sicuramente, ogni pagina è stata un trampolino per splendidi tuffi e lunghe nuotate.

Ho goduto esaltazioni puerili per brani che mi davano un'eccitazione fisica, ho sperimentato, dopo tanto, la gioia pura di un'epifania in una buia notte a Tallinn, scoprendo i numeri soprannaturali. Ho goduto, davvero, come si gode di Borges e di Moby Dick, nelle notti di lotta contro la balena-libro.

Non so se a voi interessi l'Intelligenza Artificiale, o il problema della coscienza, della vita, anche.
Ma questo libro parla di molto, molto di più.
Dei gangli segreti del mondo, in un certo senso.
Dell'ontologia, del mondo di informazione là fuori, della geografia dell'Iperuranio.

Una splendida carrellata di eroi, da Gödel a Lewis Carroll, Da Escher a Tarski, da Turing a Bach, da Minsky a Church. Tante perle nascoste, come Mandelbrot, Kim, Wiener, Wilson, Chaitin, Schrödinger. Una bibliografia, un po' datata, ma lussureggiante di idee e suggestioni.

Il mio mattone nero è ora lì, spostato nello scaffale dei libri letti.
Ci ho messo 5 anni, e non mi era mai capitato di lottare così a lungo. Capiteranno sicuramente altri capolavori, ma credo mai più un libro che abbia abitato la mia mente come Gödel, Escher, Bach. Un'Eterna Ghirlanda Brillante.

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