Questo film celebra la vita, la forza dirompente della persona, la vittoria della mente e del cuore su tutto quello che il mondo giudica impossibile. Appena nato Rubén Gallego si ritrova abbandonato in un orfanotrofio di Mosca. A sua madre, figlia di un dirigente del Partito comunista spagnolo, hanno raccontato che suo figlio è morto. Ma Rubén è vivo, cerebroleso, incapace di camminare e nutrirsi, solo tra inservienti e compagni aggressivi. Ma nel suo corpo torturato Rubén ha un cervello d'acciaio e un cuore esplosivo. Impara a difendersi, impara a strisciare per spostarsi e nascondersi, da solo impara a leggere e scrivere. Non dispera mai, giorno dopo giorno, e a 28 anni "fugge" in cerca della madre, la trova, scrive la storia della sua vita, che diventa un best-seller mondiale. Qui, per la prima volta, Rubén si racconta alla macchina da presa e a noi resta l'allegria interiore di vedere trionfare ciò che più profondamente ci rende umani.