Billie Crusoe lavora al Servizio Migliorie del Potere Centrale, superpotenza occidentale che si contrappone al Califfato Orientale e al Patto Sinomoscovita. Il suo lavoro è rendere le persone più belle, più giovani, più uguali possibile. Perché nel mondo in cui vive Billie, un tempo chiamato Terra, oggi noto con il nome di Orbus, questa è l'incarnazione della felicità. E secondo il motto del Ministero, "Ogni giorno è un nuovo giorno". Quando la popolazione terrestre si accorge che questo sogno di onnipotenza ha reso in realtà la terra un luogo sull'orlo del collasso e del tutto inabitabile, la notizia della scoperta del Pianeta Azzurro, simile al nostro, con una natura intatta e un clima accogliente, giunge come una liberazione e una promessa di futuro. Billie si unisce così alla spedizione destinata a popolare il nuovo pianeta e nel corso del viaggio conosce Spike, del quale si innamora. Spike non è umano, ma chi lo è in fondo ormai? Atterrare sul nuovo mondo, apparentemente colmo di promesse, e rendersi conto che esso intende porre condizioni, anche impensate, ai suoi nuovi abitanti renderà questa colonizzazione spesso difficoltosa, a volte divertente, talora tragica. Storia d'amore impossibile eppure realissima, spedizione interstellare, atavico viaggio alla ricerca di una casa e di una ragione di esistere, "Gli dei di pietra" è una preziosa parabola sull'uomo e la sua piccolezza, mascherata dietro un millenario delirio di immortalità.