«Non intendevo scrivere questo libro. Un’autobiografia, alla mia età, mi sembrava presuntuosa». Ma questa ragazza nera, cresciuta nella provincia americana e diventata giovane filosofa, militante comunista e attivista delle Pantere Nere, a poco più di vent’anni era già una stella polare per i movimenti dei diritti civili, in America e non solo. E la sua autobiografia, dal momento della sua pubblicazione nel 1974, è stato un classico assoluto della controcultura. Un meraviglioso best-seller politico, una «narrazione esemplare», intima e collettiva, che è riuscita a trasmettere a milioni di persone il senso della solidarietà con gli altri esseri umani e della lotta l'ingiustizia e l’oppressione del potere.
Assente da anni nelle librerie, oggi l'Autobiografia di una rivoluzionaria viene riedita da minimum fax in una traduzione rivista, e corredata di una preziosa postfazione. Per chi ancora immagina che i libri possono cambiare le persone e le persone possono cambiare il mondo.