Un'esilarante allegoria dell'Italia dei primi anni Novanta, fra gli ultimi fumi dell'"edonismo reaganiano" e le avvisaglie di Tangentopoli; ma anche uno scatenato esercizio di fantasia, un fuoco di fila di trovate, avventure, situazioni paradossali, che non lasciano al lettore un attimo di respiro, e che lo coinvolgono dall'inizio alla fine in una felice ansia di scoperta: uscito nel 1992, La Compagnia dei Celestini costituisce uno dei vertici del sarcasmo e della voglia di divertirsi di Stefano Benni, consacrato del resto da un successo davvero notevole e duraturo.I tre orfanelli fuggiaschi e il terribile don Bracco sguinzagliato sulle loro tracce, l'immondo Fimicoli e il potente Mussolardi, i clandestini campionati mondiali di "pallastrada", una misteriosa e inquietante profezia che aleggia sul paese in cui la storia è ambientata, la ricca e corrotta Gladonia, e ancora il Grande Bastardo, e Don Biffero, e Barbablù magnate dei "famburger"...