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Alessandro Ghebreigziabiher

L'intervallo

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 20-03-2014 da JohnGrady
Aggiornato il 20-03-2014 da JohnGrady
Disponibile in 1 libreria
Inserito il 20-03-2014 da JohnGrady
Aggiornato il 20-03-2014 da JohnGrady
Disponibile in 1 libreria

L'intervallo è la storia di Mario, l'eroe del terzo millennio.
Il prescelto è un uomo qualunque, uno come tanti. Solo qualcuno capace di vincere le proprie paure riuscendo a non fare pipì. Mario vive a Roma ed è un esperto viziato. La sua vita procede tranquilla, come un noioso film. Ed è proprio nell'intervallo di uno di questi, al cinema, abbandonando gli amici per andare al bagno, che il nostro verrà catapultato in un'avventura rocambolesca, della quale si ritroverà inaspettatamente eroe riconosciuto.

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Recensioni

JohnGrady

ricevere a casa questo libro è stato un vero piacere, dopo aver risposto all'appello dell'editore che cercava 50 lettori forti sparsi in tutta Italia, senza chiedere niente in cambio: http://www.intermezzieditore.it/blog/?p=1247 Leggendo in rete i commenti degli altri lettori che si sono imbattuti in questo testo, ho notato due considerazioni ricorrenti: l'inizio spiazzante, difficile da digerire, la fatica di arrivare a pagina 30; i dialoghi poco "leggibili" e in generale le scelte stilistiche dell'autore. Trovo azzeccate entrambe le considerazioni. Quello che del libro non mi è piaciuto (quasi) per niente, sta proprio nella narrazione: le parole, i costrutti, le pagine troppo dense. Spesso rileggendo un paragrafo appena terminato ho pensato che, forse, una bella sforbiciata avrebbe reso il tutto più appetibile. Questo è un gran peccato, perché la storia lascia decisamente spiazzati, e ricorda a tratti il Benni dei primi romanzi, con decine di personaggi che dicono la loro, portano per mano il protagonista, fanno sorridere e tenerezza, fanno pensare. La storia dietro "L'intervallo" è sicuramente interessante, ma come diceva un'anobiiana, la ricetta è ottima ma i tempi di cottura sono sbagliati. I dialoghi forse renderebbero bene se fossero recitati, ma letti diventano poco "credibili" (verbi sbagliati, sostantivi fraintesi, giochi di parole sono davvero "oltre" ogni sospensione di credulità). Quello che si intravede sotto il tessuto di parole (troppe) e costrutti (a volte farraginosi), è un autore che lancia un messaggio chiaro all'Italia dei giorni nostri e lo fa attraverso Mario, l'eroe che sa trattenersi, e la colorata folla di amici che è capace di mettere insieme per l'occasione. Il finale, aperto, potrebbe far pensare a un seguito, ma credo che un discorso preventivo sullo stile debba necessariamente essere affrontato. C'è poi tutto un discorso riguardante i piani di realtà da affrontare: quale Roma è vera? quale immaginata? Le due realtà convivono? Il discorso sul cinema? Al di là delle critiche e di tutto ciò che c'è di limabile, consigliato a chi voglia una storia fuori dal comune, capace di spiazzare, e personaggi che nel bene e nel male si fanno ricordare. Per concludere, questo libro è a disposizione come scambiabile!

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Editore: Intermezzi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine:

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8890357614

ISBN-13: 9788890357619

Data di pubblicazione: 2008

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L'intervallo è la storia di Mario, l'eroe del terzo millennio.
Il prescelto è un uomo qualunque, uno come tanti. Solo qualcuno capace di vincere le proprie paure riuscendo a non fare pipì. Mario vive a Roma ed è un esperto viziato. La sua vita procede tranquilla, come un noioso film. Ed è proprio nell'intervallo di uno di questi, al cinema, abbandonando gli amici per andare al bagno, che il nostro verrà catapultato in un'avventura rocambolesca, della quale si ritroverà inaspettatamente eroe riconosciuto.

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