Era il 1863 quando Jules Verne scriveva questo suo secondo libro, romanzo di anticipazione fantastica, abbandonato alla prima stesura e pubblicato solo nel 1994 dalla casa editrice francese Hachette, che annunciò con grande clamore questa famosa riscoperta. Eppure, le immagini evocate da quello che è diventato uno dei più celebri scrittori d'avventure per ragazzi sembrano fotografie dei giorni nostri. L'invasione tecnologica, le moderne linee della metropolitana, le macchine, la folla, la luce elettrica che illumina i boulevard della Parigi del XX secolo immaginata da Verne, corrispondono in modo incredibile alla realtà di oggi e denotano una straordinaria conoscenza scientifica. L'acutissima lungimiranza di Verne non si ferma però agli aspetti pratici del progresso, ma investe anche la sfera morale, politica e culturale, di cui preconizza la rapida involuzione. E dire che il libro era stato respinto dall'editore Hetzel secondo il quale nessuno avrebbe creduto a quel tempo alle terribili profezie di Verne!