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Maria Perosino

Le scelte che non hai fatto

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 30-07-2014 da Martocchia
Aggiornato il 30-07-2014 da Martocchia
Disponibile in 1 libreria
Inserito il 30-07-2014 da Martocchia
Aggiornato il 30-07-2014 da Martocchia
Disponibile in 1 libreria

In questo libro non troverete grandi discorsi filosofici sulle scelte della vita, ma troverete molte storie, e uno sguardo che le attraversa, e vera scrittura. E molte apparenti digressioni, ad esempio su un piccolo Museo degli Amori Finiti, o su un documentario inglese che ha seguito nel tempo la vita di 14 bambini: perché la digressione è il mezzo di chi sa che stando ai bordi si vede il centro. Il tono di questo libro è quello del chiacchiericcio tra amiche: ma un chiacchiericcio alto, mosso, da cui emergono a poco a poco - con naturalezza - verità fulminanti.
Tutto parte da un assunto: quando facciamo una scelta - che si tratti di amore, lavoro, casa, figli - il più delle volte non è il 100% di noi a decidere: spesso, anzi, è un risicatissimo 51%. Una parte non piccola di noi continua a essere innamorata dell'uomo che stiamo lasciando, dell'appartamento da cui stiamo traslocando, del mondo che stiamo abbandonando. Ciò a cui rinunciamo non scompare come avviene in certi film, dove il protagonista si sposa, divorzia, emigra, butta all'aria la carriera, diventa un ladro o un assassino - lasciandosi irrimediabilmente il passato alle spalle. Nella vita, le scelte che non abbiamo fatto continuano a esistere accanto a noi. Pulsano debolmente, come potenzialità inespresse. E non occorre arrivare a provare rimpianto per volere un po' di bene a quelle vite scartate per un soffio. Sono lì, a portata di mano, e può capitare persino di andare a cercarle - come succede appunto in questo libro - nelle facce e nelle storie delle persone che hanno scelto di fare proprio le cose a cui noi abbiamo rinunciato. Per scoprire qualcosa a cui forse non eravamo del tutto preparati, perché il gioco degli specchi, si sa, non è mai scontato. «Io cercavo pezzi della mia storia, ho incontrato altre storie. E mi sono piaciute».

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Martocchia

"Io cercavo pezzi della mia storia, ho incontrato altre storie. E mi sono piaciute. Non ho mai creduto nell'esistenza dell'anima, né del resto all'esistenza di un vero io, più vero dell'altro, o degli altri, che ci portiamo dietro.
Come quando un'amica ti dice: non sei tu. Ma cosa sono secondo te? Sono io, anche questa che vedi. Se poi questo aspetto non lo conosci, o non ti piace, è un'altra faccenda. Puoi anche avere ragione. Questo sì che puoi dirlo, ma non dire per favore che non sono io. E poi come sarebbero fatti, l'anima e il vero io? Dei fantasmini che ci portiamo dentro, nella pancia o sul cuore? No, io a queste cose non credo. Ma in una cosa credo: ognuno di noi, nel bene o nel male, è la sua storia. Anzi, le sue storie, comprese quelle non vissute e  solo immaginate e sognate. Questo siamo.
E ora credo di aver imparato che forse siamo un po' anche le storie delle persone che abbiamo incontrato, quelle storie a cui abbiamo imparato a voler bene come fossero la nostra, ma che nostre non sono."



Per una indecisa incallita, che prima di fare una scelta esamina pro e contro, possibili alternative, e per finire in bellezza si mette a fare Ambarabà ciccì coccò , questo libro è una mano santa.
Meglio di qualsiasi altro rimedio o consiglio altrui, perché insegna a decidere senza aver paura di sbagliare, senza pensare a cosa sarebbe potuto succedere se...
E' come un cuscino che rende la seduta più morbida, come una spugna che assorbe i rimorsi e rimpianti: già, perché ci coccola, ci consola; è un po' come se ci stesse abbracciando e dicendo: "Ma dai, non hai perso niente, mettiti il cuore in pace!"

continua su: http://sullungomaredellibro.blogspot.com/2014/08/maria-perosino-le-scelte-che-non-hai.html

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Editore: Einaudi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 200

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8806216198

ISBN-13: 9788806216191

Data di pubblicazione: 2014

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In questo libro non troverete grandi discorsi filosofici sulle scelte della vita, ma troverete molte storie, e uno sguardo che le attraversa, e vera scrittura. E molte apparenti digressioni, ad esempio su un piccolo Museo degli Amori Finiti, o su un documentario inglese che ha seguito nel tempo la vita di 14 bambini: perché la digressione è il mezzo di chi sa che stando ai bordi si vede il centro. Il tono di questo libro è quello del chiacchiericcio tra amiche: ma un chiacchiericcio alto, mosso, da cui emergono a poco a poco - con naturalezza - verità fulminanti.
Tutto parte da un assunto: quando facciamo una scelta - che si tratti di amore, lavoro, casa, figli - il più delle volte non è il 100% di noi a decidere: spesso, anzi, è un risicatissimo 51%. Una parte non piccola di noi continua a essere innamorata dell'uomo che stiamo lasciando, dell'appartamento da cui stiamo traslocando, del mondo che stiamo abbandonando. Ciò a cui rinunciamo non scompare come avviene in certi film, dove il protagonista si sposa, divorzia, emigra, butta all'aria la carriera, diventa un ladro o un assassino - lasciandosi irrimediabilmente il passato alle spalle. Nella vita, le scelte che non abbiamo fatto continuano a esistere accanto a noi. Pulsano debolmente, come potenzialità inespresse. E non occorre arrivare a provare rimpianto per volere un po' di bene a quelle vite scartate per un soffio. Sono lì, a portata di mano, e può capitare persino di andare a cercarle - come succede appunto in questo libro - nelle facce e nelle storie delle persone che hanno scelto di fare proprio le cose a cui noi abbiamo rinunciato. Per scoprire qualcosa a cui forse non eravamo del tutto preparati, perché il gioco degli specchi, si sa, non è mai scontato. «Io cercavo pezzi della mia storia, ho incontrato altre storie. E mi sono piaciute».

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Martocchia

"Io cercavo pezzi della mia storia, ho incontrato altre storie. E mi sono piaciute. Non ho mai creduto nell'esistenza dell'anima, né del resto all'esistenza di un vero io, più vero dell'altro, o degli altri, che ci portiamo dietro.
Come quando un'amica ti dice: non sei tu. Ma cosa sono secondo te? Sono io, anche questa che vedi. Se poi questo aspetto non lo conosci, o non ti piace, è un'altra faccenda. Puoi anche avere ragione. Questo sì che puoi dirlo, ma non dire per favore che non sono io. E poi come sarebbero fatti, l'anima e il vero io? Dei fantasmini che ci portiamo dentro, nella pancia o sul cuore? No, io a queste cose non credo. Ma in una cosa credo: ognuno di noi, nel bene o nel male, è la sua storia. Anzi, le sue storie, comprese quelle non vissute e  solo immaginate e sognate. Questo siamo.
E ora credo di aver imparato che forse siamo un po' anche le storie delle persone che abbiamo incontrato, quelle storie a cui abbiamo imparato a voler bene come fossero la nostra, ma che nostre non sono."



Per una indecisa incallita, che prima di fare una scelta esamina pro e contro, possibili alternative, e per finire in bellezza si mette a fare Ambarabà ciccì coccò , questo libro è una mano santa.
Meglio di qualsiasi altro rimedio o consiglio altrui, perché insegna a decidere senza aver paura di sbagliare, senza pensare a cosa sarebbe potuto succedere se...
E' come un cuscino che rende la seduta più morbida, come una spugna che assorbe i rimorsi e rimpianti: già, perché ci coccola, ci consola; è un po' come se ci stesse abbracciando e dicendo: "Ma dai, non hai perso niente, mettiti il cuore in pace!"

continua su: http://sullungomaredellibro.blogspot.com/2014/08/maria-perosino-le-scelte-che-non-hai.html

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