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E intanto, mentre non c'eri...

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Veit Heinichen

I morti del Carso

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Inserito il 02-09-2014 da aledem
Aggiornato il 02-09-2014 da aledem
Disponibile in 3 librerie
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Aggiornato il 02-09-2014 da aledem
Disponibile in 3 librerie

Dopo la Marsiglia di Jean-Claude Izzo, la Barcellona di Andreu Martin e Manuel Vázquez Montalbán, è la volta di un altro affascinante porto del Mediterraneo, di diventare scena di intrighi e avventure poliziesche di un nuovo maestro del noir: Trieste. Trieste si presta per la sua ricca storia e per il suo presente di luogo di traffici e migrazioni a diventare oggetto dell'immaginazione di uno scrittore di gialli. Da una parte la trama di questo noir affonda le radici nella tragica esperienza della seconda guerra mondiale, con la drammatica vicenda delle foibe che ancora oggi non ha placato ferite e polemiche. D'altra parte, l'intreccio del romanzo si estende per le numerose vie dei tanti traffici odierni, legali e illegali, che si sviluppano attorno a Trieste. La città giuliana è infatti crocevia tra Est e Ovest, alle porte di quel mondo dell'Europa orientale disintegratosi con la caduta del muro e in particolare di quel paese, l'ex Jugoslavia, da poco uscita da una feroce guerra interetnica. Ma oltre l'Europa dell'est è l'Oriente che preme alle porte di Trieste con i suoi uomini, le sue merci proibite, le sue organizzazioni criminali. In questo pericoloso e affascinante contesto, di cui giugne in superficie solo ogni tanto qualche punta dell'iceberg attraverso la cronaca nera, si svolgono le indagini del personaggio inventato da Veit Heinichen: il commisario Proteo Laurenti, salernitano trapiantato a Trieste e perennemente diviso tra pericolose inchieste e problemi di una invadente famiglia meridionale.

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Editore: E/O

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 375

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8876416226

ISBN-13: 9788876416224

Data di pubblicazione: 2004

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