Una mattina nella calda estate del 1999 il commissario Proteo Laurenti viene svegliato da una telefonata dei suoi uomini; uno yacht di lusso è andato a scagliarsi a folle velocità contro la costa triestina distruggendo un allevamento di cozze. Il proprietario della barca è Bruno de Kopfersberg, una sua vecchia conoscenza su cui aveva indagato all'inizio della carriera per via della morte della moglie Elisa. Un caso mai chiarito, un'ossessione per Laurenti che non era riuscito a provarne la colpevolezza, un incubo che ritorna dal passato. Che fine ha fatto Kopfersberg? Forse è morto, o magari si nasconde da qualche parte. E se è morto, chi poteva avere interesse a ucciderlo? E poi, di cosa si occupa realmente la sua azienda di import-export? Perché tanti misteri e nessuno che voglia veramente aiutarlo a procedere nelle indagini? Ma è dall'ambiente della prostituzione che arrivano i primi importanti indizi: l'assassinio di una prostituta che ricattava Kopfersberg e Draki_ per via dei loro loschi affari mette Laurenti sulla buona strada. Scoprirà che l'imprenditore di origine austriaca e i suoi soci gestiscono un ampio traffico di prostitute dall'est europeo e che insieme ad alcuni esponenti della Sacra Corona Unita stanno per mettere le mani su un affare di dimensioni colossali: la fornitura per conto dell'Unione europea di generi di prima necessità alle vittime del terremoto in Turchia. Come al solito, niente è mai come sembra e la corruzione, il motore che muove gli affari anche nella tranquilla Trieste, città di provincia apparentemente lontana dai grandi traffici, lambisce lo stesso corpo di polizia.