Il mondo cristiano delle origini si presentava come una galassia di fedi in lotta fra loro. Alcuni gruppi affermavano che non esisteva un solo Dio bensì due, venti o trenta; altri credevano che il mondo non fosse stato creato da Dio ma da una divinità minore; altri ancora sostenevano la natura umana e non divina di Gesù, contrapponendosi a quanti ne sostenevano la natura divina ma non umana. Tutti dichiaravano di seguire gli insegnamenti di Gesù e dei suoi apostoli, tutti basandosi su scritti ritenuti di pugno dei seguaci stessi di Gesù. I Cristianesimi perduti traccia un quadro affascinante di questo brulicare di passioni e di idee. Attingendo ai risultati della più recente indagine archeologica, Bart D. Ehrman ci illustra le “Scritture perdute” – fra cui i cosiddetti “Vangeli apocrifi” – e le diverse fedi di sette come gli Ebioniti, i Marcioniti e di altri gruppi gnostici, ricostruendo le “battaglie” per le Sacre Scritture che infuriarono fra i proto-ortodossi – destinati a prevalere e a stabilire il canone del Nuovo Testamento – e i gruppi accusati di eresia che – vinti – vennero infine consegnati all’oblio.