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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Enzo Striano

Il resto di niente

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 2 librerie
Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 2 librerie

La marchesa Eleonora Pimentel de Fonseca, poetessa, scrittrice e una delle prime giornaliste europee è la protagonista di questo romanzo. L'autore la segue dall'infanzia a Roma all'adolescenza a Napoli e quindi per tutta la sua breve vita sino alla morte per impiccagione. Morte avvenuta in quella piazza del Mercato dove la borghesia napoletana più illuminata concluse sotto le mani del boia il suo generoso tentativo di rivoluzione.

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Recensioni

Laura

No, Lenòr, non è vero che di te e della tua vicenda non sia rimasto niente. I duecento anni sono trascorsi, tra gli inevitabili sobbalzi e scossoni della Storia, e ad essi s’è aggiunto persino altro tempo durante il quale il tuo ricordo non si è spento. Di te, oggi, rimane tanto, più di quanto tu stessa avresti osato sperare: le tue parole, anzitutto, sopravvissute su carta, i tuoi pensieri, idee nuove per quei tempi ancor vecchi, i tuoi “meu Deus” un po’ da bambina, il tuo amore per la cultura e lo sconfinato desiderio di apprendere, conoscere, capire; “la bellezza rara dell’ingegno e dell’anima”, come è possibile ti abbia elogiata qualcuno dei tanti amici che affollavano le stagioni della tua vita, di una donna che non faticava a trovare spazio in mezzo agli uomini proprio in virtù del suo cervello, il tuo saper guardare lontano, il coraggio nell’affrontare le conseguenze di ogni tua scelta, fino all’ultimo. “Forse un giorno gioverà ricordare tutto questo”, si dice tu abbia avuto la forza di pronunciare sul patibolo: non forse, bensì di sicuro è utile non perdere memoria di ciò che accadde a te e alla migliore intellighenzia di quella terra che fin d’allora avrebbe potuto avere la possibilità di seguire un percorso diverso da quello che invece l’ha condotta all’oggi. Mi piace pensare che ancora si aggiri qualcosa di te, della tua essenza più profonda, tra i vicoli e le strade della tua Napoli tanto amata con tutte le sue contraddizioni, i suoi ordinati disordini, gli odori intensi, i suoni e i colori che si protendono verso lo spettacolo straordinario del golfo, all’ombra di quel vulcano “grande e indifferente” che riempì il tuo sguardo fin dal primo approdo. Peccato che tu non abbia visto il nuovo secolo, a varcare la cui soglia ti mancò davvero poco… Chissà se ti sarebbe piaciuto così come poi è stato; probabilmente, in parte, l’Ottocento delle nuove tendenze culturali, di cui forse percepisti il sapore nella sinfonia del giovane Beethoven ascoltata poco prima della fine, non di certo quello della restaurazione politica dopo le disillusioni della Rivoluzione francese e l’ubriacatura delle gesta napoleoniche. Ovunque, tuttora, ci sarebbe bisogno di donne come te, Lenòr: autentiche, straordinarie nella propria semplicità, tante fiere cittadine Fonseca che potrebbero ridare significato ai giorni di un mondo troppo spesso disattento, superficiale e ingiusto che davanti a sé ha ancora innumerevoli battaglie da affrontare. http://www.youtube.com/watch?v=T1Ygx9IAJx4

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Editore: Mondadori

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 402

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8804510528

ISBN-13: 9788804510529

Data di pubblicazione: 2005

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Enzo Striano

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La marchesa Eleonora Pimentel de Fonseca, poetessa, scrittrice e una delle prime giornaliste europee è la protagonista di questo romanzo. L'autore la segue dall'infanzia a Roma all'adolescenza a Napoli e quindi per tutta la sua breve vita sino alla morte per impiccagione. Morte avvenuta in quella piazza del Mercato dove la borghesia napoletana più illuminata concluse sotto le mani del boia il suo generoso tentativo di rivoluzione.

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Laura

No, Lenòr, non è vero che di te e della tua vicenda non sia rimasto niente. I duecento anni sono trascorsi, tra gli inevitabili sobbalzi e scossoni della Storia, e ad essi s’è aggiunto persino altro tempo durante il quale il tuo ricordo non si è spento. Di te, oggi, rimane tanto, più di quanto tu stessa avresti osato sperare: le tue parole, anzitutto, sopravvissute su carta, i tuoi pensieri, idee nuove per quei tempi ancor vecchi, i tuoi “meu Deus” un po’ da bambina, il tuo amore per la cultura e lo sconfinato desiderio di apprendere, conoscere, capire; “la bellezza rara dell’ingegno e dell’anima”, come è possibile ti abbia elogiata qualcuno dei tanti amici che affollavano le stagioni della tua vita, di una donna che non faticava a trovare spazio in mezzo agli uomini proprio in virtù del suo cervello, il tuo saper guardare lontano, il coraggio nell’affrontare le conseguenze di ogni tua scelta, fino all’ultimo. “Forse un giorno gioverà ricordare tutto questo”, si dice tu abbia avuto la forza di pronunciare sul patibolo: non forse, bensì di sicuro è utile non perdere memoria di ciò che accadde a te e alla migliore intellighenzia di quella terra che fin d’allora avrebbe potuto avere la possibilità di seguire un percorso diverso da quello che invece l’ha condotta all’oggi. Mi piace pensare che ancora si aggiri qualcosa di te, della tua essenza più profonda, tra i vicoli e le strade della tua Napoli tanto amata con tutte le sue contraddizioni, i suoi ordinati disordini, gli odori intensi, i suoni e i colori che si protendono verso lo spettacolo straordinario del golfo, all’ombra di quel vulcano “grande e indifferente” che riempì il tuo sguardo fin dal primo approdo. Peccato che tu non abbia visto il nuovo secolo, a varcare la cui soglia ti mancò davvero poco… Chissà se ti sarebbe piaciuto così come poi è stato; probabilmente, in parte, l’Ottocento delle nuove tendenze culturali, di cui forse percepisti il sapore nella sinfonia del giovane Beethoven ascoltata poco prima della fine, non di certo quello della restaurazione politica dopo le disillusioni della Rivoluzione francese e l’ubriacatura delle gesta napoleoniche. Ovunque, tuttora, ci sarebbe bisogno di donne come te, Lenòr: autentiche, straordinarie nella propria semplicità, tante fiere cittadine Fonseca che potrebbero ridare significato ai giorni di un mondo troppo spesso disattento, superficiale e ingiusto che davanti a sé ha ancora innumerevoli battaglie da affrontare. http://www.youtube.com/watch?v=T1Ygx9IAJx4

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