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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Maurizio de Giovanni

Anime di vetro

Voto medio della comunità Lìberos
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Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 1 libreria
Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 1 libreria

C'è la morte nell'anima di Luigi Alfredo Ricciardi. Imprigionato nel guscio della solitudine più completa, che non permette a nessuno di intaccare, è sulla soglia della disperazione. All'ottavo appuntamento con i lettori del commissario dagli occhi verdi, più che mai protagonista in una indagine dove tutto è anomalo, Maurizio de Giovanni ci regala la meraviglia di un romanzo in cui le anime di ciascuno si rivelano fatte di vetro: facili a rompersi in mille pezzi, lasciano trasparire la fiamma che affascina e talvolta danna, e occorre allora il sacrificio della rinuncia, che può apparire incomprensibile ed esporre alla vendetta. Prende così forma un congegno narrativo misteriosamente delicato e struggente, vertiginoso e semplice, che spinge Ricciardi su strade rischiose. E lo costringe a fare i conti con sé stesso e i propri sentimenti. Mentre le pagine sembrano assumere la voce di una delle più celebri canzoni partenopee, per carpirne il più nascosto segreto.

Nel vuoto della più profonda crisi, Ricciardi sente che non riesce ad aprirsi alla vita. Che cosa gli ha impedito finora di accogliere l'amore di Enrica, o quello di Livia? C'è poi grande bonaccia in città sul fronte del crimine, e lui non trova soddisfazione in casi da nulla. Quando la bellissima, altera Bianca, contessa di Roccaspina, gli chiede di indagare su un omicidio già ufficialmente risolto da mesi, il commissario deve decidere se seguire o no il proprio istinto e accettare di condurre, per la prima volta, una indagine non autorizzata. Di tempo ne avrebbe. E se c'è di mezzo una ingiustizia, bisogna mettervi riparo. Maione, via via più preoccupato per lui, si mette in testa di proteggerlo da sé stesso e nel suo zelo diventa il centro di una esilarante galleria di apparizioni del mondo della strada: come Bambinella, qui in stato di grazia. In un crescendo implacabile che esalta intorno a Ricciardi il vigore di tutti i personaggi, vecchi e nuovi, pieghe della narrazione avventurose o buffe aspettano il lettore a ogni passo. Il commissario viene coinvolto dalla vicenda come non avrebbe mai creduto. E nello scrutare al tempo stesso la propria anima, in cerca di una possibilità di nuova vita, sottovaluta forse i pericoli che lo circondano. Qualcuno lo ha messo nel mirino e aspetta solo che Ricciardi faccia un passo falso.

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Editore: Einaudi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 394

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8858420268

ISBN-13: 9788858420263

Data di pubblicazione: 2015

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Maurizio de Giovanni

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C'è la morte nell'anima di Luigi Alfredo Ricciardi. Imprigionato nel guscio della solitudine più completa, che non permette a nessuno di intaccare, è sulla soglia della disperazione. All'ottavo appuntamento con i lettori del commissario dagli occhi verdi, più che mai protagonista in una indagine dove tutto è anomalo, Maurizio de Giovanni ci regala la meraviglia di un romanzo in cui le anime di ciascuno si rivelano fatte di vetro: facili a rompersi in mille pezzi, lasciano trasparire la fiamma che affascina e talvolta danna, e occorre allora il sacrificio della rinuncia, che può apparire incomprensibile ed esporre alla vendetta. Prende così forma un congegno narrativo misteriosamente delicato e struggente, vertiginoso e semplice, che spinge Ricciardi su strade rischiose. E lo costringe a fare i conti con sé stesso e i propri sentimenti. Mentre le pagine sembrano assumere la voce di una delle più celebri canzoni partenopee, per carpirne il più nascosto segreto.

Nel vuoto della più profonda crisi, Ricciardi sente che non riesce ad aprirsi alla vita. Che cosa gli ha impedito finora di accogliere l'amore di Enrica, o quello di Livia? C'è poi grande bonaccia in città sul fronte del crimine, e lui non trova soddisfazione in casi da nulla. Quando la bellissima, altera Bianca, contessa di Roccaspina, gli chiede di indagare su un omicidio già ufficialmente risolto da mesi, il commissario deve decidere se seguire o no il proprio istinto e accettare di condurre, per la prima volta, una indagine non autorizzata. Di tempo ne avrebbe. E se c'è di mezzo una ingiustizia, bisogna mettervi riparo. Maione, via via più preoccupato per lui, si mette in testa di proteggerlo da sé stesso e nel suo zelo diventa il centro di una esilarante galleria di apparizioni del mondo della strada: come Bambinella, qui in stato di grazia. In un crescendo implacabile che esalta intorno a Ricciardi il vigore di tutti i personaggi, vecchi e nuovi, pieghe della narrazione avventurose o buffe aspettano il lettore a ogni passo. Il commissario viene coinvolto dalla vicenda come non avrebbe mai creduto. E nello scrutare al tempo stesso la propria anima, in cerca di una possibilità di nuova vita, sottovaluta forse i pericoli che lo circondano. Qualcuno lo ha messo nel mirino e aspetta solo che Ricciardi faccia un passo falso.

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