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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Jodi Picoult

La custode di mia sorella

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (1)
Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 3 librerie
Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 3 librerie

Anna non è malata ma è come se lo fosse. A tredici anni è già stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici, trasfusioni e iniezioni in modo che la sorella maggiore Kate possa combattere la leucemia che l'ha colpita in tenera età. Anna è stata concepita con le caratteristiche genetiche per poter essere donatore di midollo per sua sorella, ruolo che non ha mai messo in discussione ma che ora le diventa, di colpo, insostenibile. Perché nessuno le chiede mai il suo parere? Anna prende una decisione per molti impensabile e che sconvolgerà la vita di tutti i suoi cari: fa causa alla sua famiglia. Un romanzo su un tema difficile e doloroso.

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Recensioni

Luisa

A molti non è piaciuto il finale, e invece proprio per quello ho aggiunto una stella. Nella vita non bisogna mai aspettarsi quello che si vorrebbe, quelle sono le favole, in questo romanzo invece ci sono varie sfumature che ti portano fuori dai binari, perché l'intento dell'autrice era proprio di far deragliare il treno e non di farlo arrivare alla stazione di "e vissero tutti felici e contenti". Ci aspettiamo sempre che a morire siano i vecchi e i malati, ma continuamente veniamo smentiti e rimaniamo increduli pur sapendo che è così che funziona, non siamo di certo noi a decidere sul destino dei nostri cari, anzi, con l'accanimento a non far andare via una vita, non ci accorgiamo delle altre che svaniscono intorno a noi... Punto di vista interessante, non si cade nella banalità, a parte qualche riga di troppo!!

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Editore: Corbaccio

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 428

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8879726781

ISBN-13: 9788879726788

Data di pubblicazione: 2005

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La custode di mia sorella

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Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
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Anna non è malata ma è come se lo fosse. A tredici anni è già stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici, trasfusioni e iniezioni in modo che la sorella maggiore Kate possa combattere la leucemia che l'ha colpita in tenera età. Anna è stata concepita con le caratteristiche genetiche per poter essere donatore di midollo per sua sorella, ruolo che non ha mai messo in discussione ma che ora le diventa, di colpo, insostenibile. Perché nessuno le chiede mai il suo parere? Anna prende una decisione per molti impensabile e che sconvolgerà la vita di tutti i suoi cari: fa causa alla sua famiglia. Un romanzo su un tema difficile e doloroso.

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A molti non è piaciuto il finale, e invece proprio per quello ho aggiunto una stella. Nella vita non bisogna mai aspettarsi quello che si vorrebbe, quelle sono le favole, in questo romanzo invece ci sono varie sfumature che ti portano fuori dai binari, perché l'intento dell'autrice era proprio di far deragliare il treno e non di farlo arrivare alla stazione di "e vissero tutti felici e contenti". Ci aspettiamo sempre che a morire siano i vecchi e i malati, ma continuamente veniamo smentiti e rimaniamo increduli pur sapendo che è così che funziona, non siamo di certo noi a decidere sul destino dei nostri cari, anzi, con l'accanimento a non far andare via una vita, non ci accorgiamo delle altre che svaniscono intorno a noi... Punto di vista interessante, non si cade nella banalità, a parte qualche riga di troppo!!

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