Reincarnation Blues è una storia travolgente che combina armoniosamente alto e basso, filosofia orientale e narrativa popolare e di genere. Poore ci guida in compagnia del suo fantastico protagonista Milo in un universo di inesauribili mondi e scoperte, ci fa sognare. è un romanzo che commuove e diverte, fa arrabbiare e soprattutto dà speranza. È un libro che, in tempi difficili come questi, ci aiuta a pensare, a combattere, ad avere fiducia nelle cose belle. Un libro da tenere sempre vicino, da regalare, a cui ripensare nei momenti più duri e anche in quelli più magici. Al centro del romanzo troviamo Milo, un’anima davvero antica: ha già vissuto 9.995 volte e non ha nessuna intenzione di smettere. Anziché cercare di raggiungere la perfezione, il nirvana, che gli sembra una cosa piuttosto noiosa, egli preferisce infatti continuare a vivere una vita dopo l’altra rimanendo nel ciclo della reincarnazione, così da poter continuare la sua relazione con la Morte (o “Suzie”, come preferisce essere chiamata). Ciò che ancora Milo non sa è che le anime non sono eterne: si sta rapidamente avvicinando il momento in cui il suo ciclo si esaurirà e lui sarà cancellato per sempre se non raggiungerà la perfezione. Avrà solo altre cinque vite per provarci, e gli serviranno tutte per riuscire a salvare se stesso e, forse, l’intero genere umano. Reincarnation Blues ci porta ovunque, dall’antica India a una colonia penale posta su una lontana galassia del futuro, con soste a Vienna, sul Sole e nell’Ohio. Vivendo ogni tipo di esistenza immaginabile, Milo avrà la possibilità di scoprire cosa renda perfetta una persona. Neil Gaiman incontra Kurt Vonnegut in questa dark comedy profondamente fantasiosa sui segreti della vita, della morte e dell’amore.