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E intanto, mentre non c'eri...

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Durante la lettura è impossibile separare il romanzo dal contesto storico più conosciuto. I personaggi sono dei rappresentanti di oggetti più [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
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"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
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"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

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Salvatore Niffoi

Ritorno a Baraule

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 26-05-2014 da MieleAmaro Libri&Musica
Aggiornato il 26-05-2014 da MieleAmaro Libri&Musica
Disponibile in 24 librerie
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Aggiornato il 26-05-2014 da MieleAmaro Libri&Musica
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Aspettando che tornasse il bel tempo, Carmine Pullana passava i giorni e le notti a cercare di ricostruire il proprio passato, tentando di distinguere le carte buone da quelle false, perché cominciava a sospettare che in quel gioco della memoria gli avessero distribuito delle carte truccate. A volte, quando non riusciva a prendere sonno, se ne stava fino a tardi di fronte al camino, ad aggiungere al fuoco ciocchi di vite e di olivastro, per scacciare con le fiamme i fantasmi che gli danzavano dentro e rinviare la paura dei sogni. I sogni li temeva pių della malattia, perché arrivavano all'improvviso e a tradimento lo trasformavano in quello che non voleva essere. Nei sogni diventava spugna, polpo, muggine che nuota nel fango e non sa se sta per nascere o morire.

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Recensioni

Marco

E'un libro all'altezza dei due precedenti, un testo potente, immaginifico, surreale, ma poeticamente reale, una forza della natura. Come un pistolero che colpisce il bersaglio voltato di spalle, l'autore ricompone la storia di una vita da ricomporre, la ricerca disperata di un'identità. Leggetelo, starete bene con voi stessi. Cult: "La busta ingiallita aveva preso l'odore del tempo morto, quello che rimane appiccato sulla terra e sa di piscio di vedova. All'interno qualcuno aveva fissato un piccolo spessore circolare grande quanto un bottone dal paltò. Visto in controluce sembrava una blatta schiacciata."

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Thanit

C'è la sensazione di posti che conosci ma che non vengono nominati con il loro vero nome, ci sono dei fili da ricongiungere e tante voci da ascoltare. Il ritorno a Baraule è un viaggio nella vita di un uomo - che volge al termine ma alla quale mancano i tasselli iniziali. E' bello, il primo libro di Niffoi che ho letto e sono rimasta affascinata dal suo modo di raccontare al mia terra, la mia gente e molti dei suoi lati negativi.

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Editore: Adelphi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 199

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8845921417

ISBN-13: 9788845921414

Data di pubblicazione: 2007

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Marco

E'un libro all'altezza dei due precedenti, un testo potente, immaginifico, surreale, ma poeticamente reale, una forza della natura. Come un pistolero che colpisce il bersaglio voltato di spalle, l'autore ricompone la storia di una vita da ricomporre, la ricerca disperata di un'identità. Leggetelo, starete bene con voi stessi. Cult: "La busta ingiallita aveva preso l'odore del tempo morto, quello che rimane appiccato sulla terra e sa di piscio di vedova. All'interno qualcuno aveva fissato un piccolo spessore circolare grande quanto un bottone dal paltò. Visto in controluce sembrava una blatta schiacciata."

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Thanit

C'è la sensazione di posti che conosci ma che non vengono nominati con il loro vero nome, ci sono dei fili da ricongiungere e tante voci da ascoltare. Il ritorno a Baraule è un viaggio nella vita di un uomo - che volge al termine ma alla quale mancano i tasselli iniziali. E' bello, il primo libro di Niffoi che ho letto e sono rimasta affascinata dal suo modo di raccontare al mia terra, la mia gente e molti dei suoi lati negativi.

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