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E intanto, mentre non c'eri...

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Ugo Riccarelli

Il dolore perfetto

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 08-03-2015 da Giuliana Coratza
Aggiornato il 08-03-2015 da Giuliana Coratza
Disponibile in 9 librerie
Inserito il 08-03-2015 da Giuliana Coratza
Aggiornato il 08-03-2015 da Giuliana Coratza
Disponibile in 9 librerie

Due storie di famiglie parallele, ma destinate a incontrarsi. Quella del Maestro, giovane anarchico che arriva da Sapri, alla fine dell'Ottocento, per insegnare in un paesino della Toscana, dove si stabilirà avendo dalla vedova Bartoli numerosi figli dai nomi emblematici: Ideale, Libertà e Cafiero. E quella di Rosa e Ulisse Bertorelli, commerciante di maiali, da cui nasceranno Annina e Achille. L'amore tra Annina e Cafiero è solo un momento dell'intreccio di vicende pubbliche e private, realistiche e fantastiche, che l'autore costruisce in questo romanzo, epopea di drammi e di ideali, di personaggi all'altezza dei grandi sommovimenti della storia.

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Recensioni

Thanit

Una saga familiare all'italiana, non potevo farmelo mancare. La famiglia è larga, i personaggi da ricordare sono tanti e altrettanti gli eventi tra realtà e leggenda che li circonda. Amori, sparizioni, la guerra, misteri e tradimenti. Abbastanza tragico, per la verità, ma è un romanzo che ho divorato durante una bella vacanza estiva. Ottimo ricordo :)

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Vito Calabrese

Si può rimanere colpiti dalla prosa sincera e poetica di Riccarelli. “Il dolore perfetto” è un romanzo dal forte impianto corale e storico, attento alle peripezie umane, agli avvenimenti del passare del tempo. Il Tempo con la sua ripetitività è il protagonista del libro, rendendo imperscrutabile l’agire di questi uomini fieri e combattivi. Il Tempo come contrappunto fra lo scorrere lento del microcosmo di Colle e il tempo fugace della Storia, dell’Unità d’Italia, delle due guerre mondiali e del fascismo. Il piccolo borgo Colle è un luogo indefinito della Toscana dove si intrecciano le vicende di due famiglie molto diverse tra loro. Quella del maestro anarchico che viene da Sapri e quella di Ulisse, commerciante di maiali. Il romanzo è attraversato dall’amore per la tradizione orale di racconti scambiati e tramandati di generazione in generazione. Vi sono dei momenti in cui si blocca questa capacità narrativa, il borgo resta muto di fronte all’assurdità della guerra e “la fantasia narrativa di tutto il paese si arrende di fronte all’immensità di quel dolore […]” , “Se tutto rischia di morire, che almeno il filo della vita di questo luogo possa arrotolarsi e srotolarsi attraverso le sue parole” pensò l’Annina in quelle giornate di nuova solitudine – e se proprio un filo c’era, nelle sue storie, allora le sembrò che narrarlo fosse il solo scopo di tanta vita. (p. 198) Attraverso una narrazione ricca di metafore, lirica, intensa e leggera allo stesso tempo, fa vibrare tanti aspetti della tua vita, affiorare tanti ricordi. Intenso ed onesto. P.S. Così in un’intervista lo scrittore definisce il DOLORE PERFETTO: ”E' un rumore che la vita porta sempre con sé, perché la vita non è una questione semplice da comprendere come ci vogliono far credere. Vivere richiede consapevolezza dei propri limiti e della propria condizione, che è inevitabilmente sofferente. Non parlo di malattia, ma di una sofferenza profonda, perfetta e quindi lancinante. E' quella che provi quando ti senti inadeguato, quando ti accorgi dell'angusto spazio in cui vivi, dell'impossibilità di sfuggire a quello che ti tocca vivere.”

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Editore: Mondadori

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 325

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8804543043

ISBN-13: 9788804543046

Data di pubblicazione: 2005

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Il dolore perfetto

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Due storie di famiglie parallele, ma destinate a incontrarsi. Quella del Maestro, giovane anarchico che arriva da Sapri, alla fine dell'Ottocento, per insegnare in un paesino della Toscana, dove si stabilirà avendo dalla vedova Bartoli numerosi figli dai nomi emblematici: Ideale, Libertà e Cafiero. E quella di Rosa e Ulisse Bertorelli, commerciante di maiali, da cui nasceranno Annina e Achille. L'amore tra Annina e Cafiero è solo un momento dell'intreccio di vicende pubbliche e private, realistiche e fantastiche, che l'autore costruisce in questo romanzo, epopea di drammi e di ideali, di personaggi all'altezza dei grandi sommovimenti della storia.

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Thanit

Una saga familiare all'italiana, non potevo farmelo mancare. La famiglia è larga, i personaggi da ricordare sono tanti e altrettanti gli eventi tra realtà e leggenda che li circonda. Amori, sparizioni, la guerra, misteri e tradimenti. Abbastanza tragico, per la verità, ma è un romanzo che ho divorato durante una bella vacanza estiva. Ottimo ricordo :)

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Vito Calabrese

Si può rimanere colpiti dalla prosa sincera e poetica di Riccarelli. “Il dolore perfetto” è un romanzo dal forte impianto corale e storico, attento alle peripezie umane, agli avvenimenti del passare del tempo. Il Tempo con la sua ripetitività è il protagonista del libro, rendendo imperscrutabile l’agire di questi uomini fieri e combattivi. Il Tempo come contrappunto fra lo scorrere lento del microcosmo di Colle e il tempo fugace della Storia, dell’Unità d’Italia, delle due guerre mondiali e del fascismo. Il piccolo borgo Colle è un luogo indefinito della Toscana dove si intrecciano le vicende di due famiglie molto diverse tra loro. Quella del maestro anarchico che viene da Sapri e quella di Ulisse, commerciante di maiali. Il romanzo è attraversato dall’amore per la tradizione orale di racconti scambiati e tramandati di generazione in generazione. Vi sono dei momenti in cui si blocca questa capacità narrativa, il borgo resta muto di fronte all’assurdità della guerra e “la fantasia narrativa di tutto il paese si arrende di fronte all’immensità di quel dolore […]” , “Se tutto rischia di morire, che almeno il filo della vita di questo luogo possa arrotolarsi e srotolarsi attraverso le sue parole” pensò l’Annina in quelle giornate di nuova solitudine – e se proprio un filo c’era, nelle sue storie, allora le sembrò che narrarlo fosse il solo scopo di tanta vita. (p. 198) Attraverso una narrazione ricca di metafore, lirica, intensa e leggera allo stesso tempo, fa vibrare tanti aspetti della tua vita, affiorare tanti ricordi. Intenso ed onesto. P.S. Così in un’intervista lo scrittore definisce il DOLORE PERFETTO: ”E' un rumore che la vita porta sempre con sé, perché la vita non è una questione semplice da comprendere come ci vogliono far credere. Vivere richiede consapevolezza dei propri limiti e della propria condizione, che è inevitabilmente sofferente. Non parlo di malattia, ma di una sofferenza profonda, perfetta e quindi lancinante. E' quella che provi quando ti senti inadeguato, quando ti accorgi dell'angusto spazio in cui vivi, dell'impossibilità di sfuggire a quello che ti tocca vivere.”

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