Stark condivide con gli altri romanzi di Bunker una vena di autenticità che si respira in ogni descrizione e in ogni dialogo. Il mondo degli eroinomani, pronti a tradirsi l'uno con l'altro per una dose o per pochi dollari, è presentato con la consueta potenza e senza alcun compiacimento, e lo stesso vale per la brutale indifferenza delle forze dell'ordine. Il protagonista somiglia al Max Dembo di Come una bestia feroce, ma con un cinismo e una capacità di calcolo che ne fanno uno Iago dei bassifondi: molto riuscite anche le caratterizzazioni di Momo, Dummy, Crowley: tutti personaggi credibili, nei quali l'inclinazione alla violenza si accompagna spesso a una sorta di lacerata umanità. Come sempre, la conoscenza del mondo che racconta - «Eddie» ha passato metà della vita in carcere - e la sua vena di grande scrittore permettono a Bunker di costruire un personaggio in apparenza freddo ma che ci coinvolge profondamente perché esprime le nostre piú segrete, inconfessabili pulsioni.