Leggiuno, 1949. Gigi ha cinque anni e trascorre le giornate per strada a palleggiare con i barattoli. Sogna di diventare un campione. Gli amici amano tuffarsi nel lago, lui desidera solo correre nel campetto dell'oratorio e calciare in porta il pallone di don Piero. A piedi nudi, perché le scarpe buone sono un solo paio e non si possono ricomprare. Grazie al padre Ugo, che ama lo sport quanto il figlio, Gigi entra in una piccola squadra di calcio ufficiale e si mette subito in mostra: nessuno può fermare quel piede sinistro animato da talento puro. Nonostante le ristrettezze del dopoguerra, la famiglia Riva è felice. Ma un tragico evento spezza il corso delle loro esistenze: Ugo muore in un incidente sul lavoro. Comincia così la lotta di Gigi. Un predestinato che riuscirà attraverso il calcio a prendersi la rivincita sulle crudeltà della vita, fino a divenire "Rombo di Tuono", la leggenda vivente.