Costretto per lavoro a spostarsi in treno tra Follonica e Livorno, Mario ritrova tra i pendolari Giovanna, ragazza "chiacchierata" di cui aveva approfittato da giovane, non ancora marito e padre. Per il gusto di rivivere il passato, la riconquista; ma l'avventura leggera di un tempo si trasforma, all'epoca della guerra d'Etiopia, in una relazione ora serena ora tempestosa, alla quale lei, più matura, mette fine. Quando poi, nel '45, Mario incontra un'ultima volta per caso Giovanna ormai madre e vedova, stenta a riconoscerla e a comprendere il duro destino di cui porta i segni, ferito nell'amor proprio dall'apprendere che è stata nel frattempo moglie felice. Il treno, teatro di questo gioco di sentimenti, è qui anche metafora del battito dell'esistenza, al cui eterno e monotono trascorrere Cassola aderisce in Una relazione (1969) con toccante poesia.