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Giampaolo Pansa

Il revisionista

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Inserito il 07-09-2020 da
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"Siete voi giovani che dovete tirare i sassi nei vetri. Così, quando i vetri si rompono, noi vecchi ci rendiamo conto che era il momento di cambiarli. Per ringraziarti, mio caro spaccavetri, ti darò una borsa di studio." Così, nel maggio 1959, Ferruccio Parri si rivolgeva a un giovane di ventitré anni, non ancora laureato: quel giovane era Giampaolo Pansa. In questo libro il giornalista racconta la sua avventura umana e intellettuale, nata nel segno della nonna, Caterina Zaffiro vedova Pansa, che con il suo fastidio per comunisti, democristiani e fascisti è stata, senza saperlo, un esempio di revisionismo anarchico imposto dalla povertà. Dalle stregonerie di nonna Caterina si passa all'infanzia nella guerra civile. Giampaolo aveva otto anni, e con la memoria dei bambini ha fotografato quel tempo: i partigiani fucilati, i fascisti ammazzati, ma anche le ragazze che ballavano nude ai festini dei tedeschi e poi alle baldorie degli americani. Il destino di Pansa si compie quando, dopo le mille pagine della tesi sulla guerra partigiana tra Genova e il Po, viene assunto alla "Stampa". Decenni di lavoro nei grandi giornali, di incontri con i big politici e i direttori famosi, che l'autore narra nei loro lati nascosti: Giulio De Benedetti, Italo Pietra, Alberto Ronchey, Piero Ottone, Eugenio Scalfari e Claudio Rinaldi. A colpire sono i personaggi inattesi: Gianna, la fascista rapata dai partigiani, la saggezza di Borghese, comandante della X Mas, Almirante dagli occhi magnetici, il doppio Fortebraccio dell'"Unità". Ma a dominare è il maledetto Pansa. Inviso alla sinistra ottusa per i suoi libri sulla guerra civile e amato da chi ha infranto il silenzio imposto dai vincitori. Ecco un settantenne che ci dà un libro scritto con la schiettezza allegra del giovane spaccavetri di un tempo. GIAMPAOLO PANSA, nato a Casale Monferrato nel 1935, scrive per "Il Riformista". Ha pubblicato numerosi saggi e romanzi di grande successo. Tra questi ricordiamo: Il sangue dei vinti, La Grande Bugia, I Gendarmi della Memoria e I tre inverni della paura.

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Editore: Rizzoli

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 464

Formato: BOOK

ISBN-10: 8858601424

ISBN-13: 9788858601426

Data di pubblicazione: 2011

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"Siete voi giovani che dovete tirare i sassi nei vetri. Così, quando i vetri si rompono, noi vecchi ci rendiamo conto che era il momento di cambiarli. Per ringraziarti, mio caro spaccavetri, ti darò una borsa di studio." Così, nel maggio 1959, Ferruccio Parri si rivolgeva a un giovane di ventitré anni, non ancora laureato: quel giovane era Giampaolo Pansa. In questo libro il giornalista racconta la sua avventura umana e intellettuale, nata nel segno della nonna, Caterina Zaffiro vedova Pansa, che con il suo fastidio per comunisti, democristiani e fascisti è stata, senza saperlo, un esempio di revisionismo anarchico imposto dalla povertà. Dalle stregonerie di nonna Caterina si passa all'infanzia nella guerra civile. Giampaolo aveva otto anni, e con la memoria dei bambini ha fotografato quel tempo: i partigiani fucilati, i fascisti ammazzati, ma anche le ragazze che ballavano nude ai festini dei tedeschi e poi alle baldorie degli americani. Il destino di Pansa si compie quando, dopo le mille pagine della tesi sulla guerra partigiana tra Genova e il Po, viene assunto alla "Stampa". Decenni di lavoro nei grandi giornali, di incontri con i big politici e i direttori famosi, che l'autore narra nei loro lati nascosti: Giulio De Benedetti, Italo Pietra, Alberto Ronchey, Piero Ottone, Eugenio Scalfari e Claudio Rinaldi. A colpire sono i personaggi inattesi: Gianna, la fascista rapata dai partigiani, la saggezza di Borghese, comandante della X Mas, Almirante dagli occhi magnetici, il doppio Fortebraccio dell'"Unità". Ma a dominare è il maledetto Pansa. Inviso alla sinistra ottusa per i suoi libri sulla guerra civile e amato da chi ha infranto il silenzio imposto dai vincitori. Ecco un settantenne che ci dà un libro scritto con la schiettezza allegra del giovane spaccavetri di un tempo. GIAMPAOLO PANSA, nato a Casale Monferrato nel 1935, scrive per "Il Riformista". Ha pubblicato numerosi saggi e romanzi di grande successo. Tra questi ricordiamo: Il sangue dei vinti, La Grande Bugia, I Gendarmi della Memoria e I tre inverni della paura.

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