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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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William Faulkner

Santuario

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (2)
Inserito il 28-09-2017 da Luisa
Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 3 librerie
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Aggiornato il 28-09-2017 da Luisa
Disponibile in 3 librerie

Siamo tra Mississippi e Missouri, nel pieno della Grande Depressione e del proibizionismo. Una casa «buia, desolata e meditabonda», persa tra boschetti di cedri e prati inselvatichiti, nasconde una distilleria clandestina gestita da una banda di magnaccia e sbandati. Qui un pomeriggio, con un accompagnatore già ubriaco, irrompe come un’aliena Temple Drake, studentessa diciassettenne «non più proprio bambina, non ancora donna». «Dritta come una freccia nel vestitino succinto», il cappellino spinto all’indietro a sprigionare «quel che di licenzioso», Temple innescherà un tragico domino di perversione e di morte. Momento fatale sarà l’incontro tra i suoi occhi «tutti pupilla» e quelli, simili a «due grumi di gomma», del capobanda Popeye, dal volto perennemente contratto nella smorfia supplice di chi si accende una sigaretta dietro l’altra – un volto corrotto che porta incisa la perdita dell’innocenza di un intero Paese. Dopo aver freddato un suo scagnozzo e deflorato la ragazza tra le mura sventrate del fienile, Popeye riuscirà a segregarla in un bordello di Memphis e a far incolpare del delitto uno dei suoi uomini; ma un beffardo contrappasso si abbatterà su di lui, lasciando il lettore scosso e attonito – perché «forse è nell’istante in cui ci rendiamo conto, in cui ammettiamo che nel male vi è un disegno logico, è allora che moriamo».

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Recensioni

Antonio Boggio

Siamo tra Mississippi e Missouri, nel pieno della Grande Depressione e del proibizionismo. Una casa "buia, desolata e meditabonda" persa tra boschetti di cedri e prati inselvatichiti, nasconde una distilleria clandestina gestita da una banda di magnaccia e sbandati. Qui un pomeriggio, con un accompagnatore già ubriaco, irrompe come un'aliena Temple Drake, studentessa diciassettenne "non più proprio bambina, non ancora donna". "Dritta come una freccia nel vestitino succinto", il cappellino spinto all'indietro a sprigionare "quel che di licenzioso", Temple innescherà un tragico domino di perversione e di morte. Momento fatale sarà l'incontro tra i suoi occhi "tutti pupilla" e quelli, simili a "due grumi di gomma", del capobanda Popeye, dal volto perennemente contratto nella smorfia supplice di chi si accende una sigaretta dietro l'altra - un volto corrotto che porta incisa la perdita dell'innocenza di un intero Paese. Dopo aver freddato un suo scagnozzo e deflorato la ragazza tra le mura sventrate del fienile, Popeye riuscirà a segregarla in un bordello di Memphis e a far incolpare del delitto uno dei suoi uomini; ma un beffardo contrappasso si abbatterà su di lui, lasciando il lettore scosso e attonito perché "forse è nell'istante in cui ci rendiamo conto, in cui ammettiamo che nel male vi è un disegno logico, è allora che moriamo".

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Luisa

Una lettura altalenante, dalla noia, all'incomprensione, alla curiosità.Certo non posso dire che mi abbia lasciata indifferente, proprio la sua stranezza mi ha spinto ad andare avanti.... un filo a tratti così sottile che rischiava di rompersi.Molto particolare, non certo scorrevole, ma con delle descrizioni perfette, un'ironia pungente e dei passi molto dolci e suggestivi. Lontano, per me, da "Mentre morivo", che ho apprezzato molto di più.

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Editore: Adelphi

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 303

Formato: (DATO NON PRESENTE)

ISBN-10: 8845921026

ISBN-13: 9788845921025

Data di pubblicazione: 2006

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Siamo tra Mississippi e Missouri, nel pieno della Grande Depressione e del proibizionismo. Una casa «buia, desolata e meditabonda», persa tra boschetti di cedri e prati inselvatichiti, nasconde una distilleria clandestina gestita da una banda di magnaccia e sbandati. Qui un pomeriggio, con un accompagnatore già ubriaco, irrompe come un’aliena Temple Drake, studentessa diciassettenne «non più proprio bambina, non ancora donna». «Dritta come una freccia nel vestitino succinto», il cappellino spinto all’indietro a sprigionare «quel che di licenzioso», Temple innescherà un tragico domino di perversione e di morte. Momento fatale sarà l’incontro tra i suoi occhi «tutti pupilla» e quelli, simili a «due grumi di gomma», del capobanda Popeye, dal volto perennemente contratto nella smorfia supplice di chi si accende una sigaretta dietro l’altra – un volto corrotto che porta incisa la perdita dell’innocenza di un intero Paese. Dopo aver freddato un suo scagnozzo e deflorato la ragazza tra le mura sventrate del fienile, Popeye riuscirà a segregarla in un bordello di Memphis e a far incolpare del delitto uno dei suoi uomini; ma un beffardo contrappasso si abbatterà su di lui, lasciando il lettore scosso e attonito – perché «forse è nell’istante in cui ci rendiamo conto, in cui ammettiamo che nel male vi è un disegno logico, è allora che moriamo».

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Antonio Boggio

Siamo tra Mississippi e Missouri, nel pieno della Grande Depressione e del proibizionismo. Una casa "buia, desolata e meditabonda" persa tra boschetti di cedri e prati inselvatichiti, nasconde una distilleria clandestina gestita da una banda di magnaccia e sbandati. Qui un pomeriggio, con un accompagnatore già ubriaco, irrompe come un'aliena Temple Drake, studentessa diciassettenne "non più proprio bambina, non ancora donna". "Dritta come una freccia nel vestitino succinto", il cappellino spinto all'indietro a sprigionare "quel che di licenzioso", Temple innescherà un tragico domino di perversione e di morte. Momento fatale sarà l'incontro tra i suoi occhi "tutti pupilla" e quelli, simili a "due grumi di gomma", del capobanda Popeye, dal volto perennemente contratto nella smorfia supplice di chi si accende una sigaretta dietro l'altra - un volto corrotto che porta incisa la perdita dell'innocenza di un intero Paese. Dopo aver freddato un suo scagnozzo e deflorato la ragazza tra le mura sventrate del fienile, Popeye riuscirà a segregarla in un bordello di Memphis e a far incolpare del delitto uno dei suoi uomini; ma un beffardo contrappasso si abbatterà su di lui, lasciando il lettore scosso e attonito perché "forse è nell'istante in cui ci rendiamo conto, in cui ammettiamo che nel male vi è un disegno logico, è allora che moriamo".

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Luisa

Una lettura altalenante, dalla noia, all'incomprensione, alla curiosità.Certo non posso dire che mi abbia lasciata indifferente, proprio la sua stranezza mi ha spinto ad andare avanti.... un filo a tratti così sottile che rischiava di rompersi.Molto particolare, non certo scorrevole, ma con delle descrizioni perfette, un'ironia pungente e dei passi molto dolci e suggestivi. Lontano, per me, da "Mentre morivo", che ho apprezzato molto di più.

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