La vita di Melampu - unico portalettere del villaggio di Piracherfa - scorre lenta e sempre uguale , segnata da un quotidiano che si consuma tra casa, ufficio postale e strade del paese. Giornate tormentate dai ricordi di un tragico passato familiare, rese torbide dalle avance del capoufficio, la demoniaca Rodìa Sagrittu. Giornate con pochi oggetti salvifici: l'alcol traditore, l'amore incompleto con la prostituta Galdina, il vagheggiamento della scrittura, vecchia inclinazione liceale coltivata con passione e poi dimenticata. Fino al giorno del suo cinquantesimo compleanno, quando con la penna Mleampu decide di riscattare la propria esistenza, rubando quella altrui in un gioco delle identità inventate che lo porterà ad una commossa "resurrezione" dell'amico giramondo Mìtrio Zigattu, morto in digrazia. Melampu veste i panni dell'amico e inizia a rispondere alle lettere che continuano ad arrivare all'indirizzo di Mìtrio. Tra spedizioni da località dai nomi esotici, pratiche superstiziose, visioni magiche e vere e proprie metamorfosi, Niffoi immerge il lettore in una storia continuamente scossa da pulsioni primordiali, con una scrittura altrattanto pulsante, ora piena di lirismo, ora crudamente realistica e sempre sprezzantemente anti-idilliaca.