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Guido Conti

Quando il cielo era il mare e le nuvole balene

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 10-12-2020 da
Disponibile in 0 librerie
Inserito il 10-12-2020 da
Disponibile in 0 librerie

Un romanzo di formazione e vocazione, intenso, che affonda le sue radici in quel realismo magico emiliano che, fin dall’esordio, ha nutrito e dato corpo e anima alla narrativa di Guido Conti.
Bruno ha un nonno che gli racconta le favole, come quella che la pianura padana era il fondo del mare e le balene volavano in cielo dove oggi corrono le nuvole. Bruno non ci crede e il nonno lo porta a raccogliere le conchiglie fossili che si trovano lungo un torrente. Comincia così, fra favola e realtà, la storia di Bruno. E in quella casa lungo l'argine del Po il ragazzo cresce guardando il mondo con occhi incantati per tutto quello che gli accade attorno, grazie anche alla nonna Ida, una che sogna le malattie, vede i morti e fa medicamenti con le erbe.
Poi un giorno, in mezzo ai campi, appare un uomo che arriva a piedi con una valigia: è l’Americano, il padre assente, l’eroe ambiguo che segnerà per sempre la sua adolescenza.
Bruno vive tra stupori e fascinazioni, immerso in una natura spesso crudele, dove gli animali sono messaggeri di gioie e disgrazie. Diventa grande attraversando le lotte contadine, il fascismo, l'arrivo della guerra e degli americani, i bombardamenti sul Po. Nel dopoguerra Bruno, diventato grande, tornerà a cercare i ricordi di un’infanzia vissuta intensamente tra sogni e immaginazioni, e incontrerà una donna, Betty, affascinante e seducente, che lo metterà di fronte a tante verità difficili da accettare.

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Editore: Giunti

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 336

Formato: BOOK

ISBN-10: 8809873041

ISBN-13: 9788809873049

Data di pubblicazione: 2018

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Un romanzo di formazione e vocazione, intenso, che affonda le sue radici in quel realismo magico emiliano che, fin dall’esordio, ha nutrito e dato corpo e anima alla narrativa di Guido Conti.
Bruno ha un nonno che gli racconta le favole, come quella che la pianura padana era il fondo del mare e le balene volavano in cielo dove oggi corrono le nuvole. Bruno non ci crede e il nonno lo porta a raccogliere le conchiglie fossili che si trovano lungo un torrente. Comincia così, fra favola e realtà, la storia di Bruno. E in quella casa lungo l'argine del Po il ragazzo cresce guardando il mondo con occhi incantati per tutto quello che gli accade attorno, grazie anche alla nonna Ida, una che sogna le malattie, vede i morti e fa medicamenti con le erbe.
Poi un giorno, in mezzo ai campi, appare un uomo che arriva a piedi con una valigia: è l’Americano, il padre assente, l’eroe ambiguo che segnerà per sempre la sua adolescenza.
Bruno vive tra stupori e fascinazioni, immerso in una natura spesso crudele, dove gli animali sono messaggeri di gioie e disgrazie. Diventa grande attraversando le lotte contadine, il fascismo, l'arrivo della guerra e degli americani, i bombardamenti sul Po. Nel dopoguerra Bruno, diventato grande, tornerà a cercare i ricordi di un’infanzia vissuta intensamente tra sogni e immaginazioni, e incontrerà una donna, Betty, affascinante e seducente, che lo metterà di fronte a tante verità difficili da accettare.

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