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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Eshkol Nevo

Soli e perduti

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Inserito il 16-03-2021 da
Disponibile in 0 librerie
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Nel lontano New Jersey, dopo quarant'anni di felice vita coniugale, e dopo la dipartita della moglie, Geremia Mendelshtorm si scopre improvvisamente privo di appartenenza in un luogo come l'America dove le famiglie sono come cocci di vaso. Nemmeno i risparmi, accumulati sgobbando da mane a sera, lo interessano più. Un giorno, ecco la brillante idea: immortalare il nome dell'amata finanziando la costruzione di un nuovo mikveh, un bagno rituale, nella Città dei Giusti in Israele, dove aveva in animo di recarsi con la moglie l'estate precedente. Nella Città dei Giusti, Moshe Ben Zuk, l'assistente generale tuttofare del sindaco, si occupa della pratica. Anni addietro Moshe si è messo la kippah in testa e si è trasferito là, nel paese degli ortodossi, sforzandosi disperatamente di considerarsi un uomo nuovo, capace di guardare le vecchie passioni da una distanza di sicurezza. Nonostante tutti gli sforzi, però, Ben Zuk è fuori posto anche lui, un uomo solo e perduto, intristito dal rimpianto di essersi lasciato sfuggire l'amore della selvaggia e bellissima Ayelet. In cambio di una cospicua donazione del signor Mendelshtorm, Moshe trova il luogo giusto dove edificare il mikveh, il bagno che, nell'ebraismo, è destinato alle cerimonie di purificazione: nel quartiere Siberia, dove un gruppo di immigrati russi vive nel rispetto dei suoi antichi usi e costumi. In una irresistibile commedia degli equivoci generata da eventi inaspettati, il mikveh si rivela miracoloso per ragioni tuttaltro che pure e immacolate. Una inaspettata tensione erotica impregna, infatti, magicamente le sue acque e i suoi muri e si propaga a chiunque vi si immerga. Irresistibile elogio del primato del desiderio e dell'amore in ogni circostanza della vita, il nuovo romanzo di Eshkol Nevo, ambientato nell'immaginaria Città dei Giusti, getta uno sguardo furtivo e ironico su alcuni aspetti paradossali e comici della vita reale in Israele, ma è anche una meravigliosa storia universale sulla solitudine e sul bisogno di appartenenza. «Nevo scava ancora una volta nellanima umana per denudarla completamente». Walla

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Editore: Neri Pozza Editore

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 197

Formato: BOOK

ISBN-10: 8854511013

ISBN-13: 9788854511019

Data di pubblicazione: 2015

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Eshkol Nevo

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Nel lontano New Jersey, dopo quarant'anni di felice vita coniugale, e dopo la dipartita della moglie, Geremia Mendelshtorm si scopre improvvisamente privo di appartenenza in un luogo come l'America dove le famiglie sono come cocci di vaso. Nemmeno i risparmi, accumulati sgobbando da mane a sera, lo interessano più. Un giorno, ecco la brillante idea: immortalare il nome dell'amata finanziando la costruzione di un nuovo mikveh, un bagno rituale, nella Città dei Giusti in Israele, dove aveva in animo di recarsi con la moglie l'estate precedente. Nella Città dei Giusti, Moshe Ben Zuk, l'assistente generale tuttofare del sindaco, si occupa della pratica. Anni addietro Moshe si è messo la kippah in testa e si è trasferito là, nel paese degli ortodossi, sforzandosi disperatamente di considerarsi un uomo nuovo, capace di guardare le vecchie passioni da una distanza di sicurezza. Nonostante tutti gli sforzi, però, Ben Zuk è fuori posto anche lui, un uomo solo e perduto, intristito dal rimpianto di essersi lasciato sfuggire l'amore della selvaggia e bellissima Ayelet. In cambio di una cospicua donazione del signor Mendelshtorm, Moshe trova il luogo giusto dove edificare il mikveh, il bagno che, nell'ebraismo, è destinato alle cerimonie di purificazione: nel quartiere Siberia, dove un gruppo di immigrati russi vive nel rispetto dei suoi antichi usi e costumi. In una irresistibile commedia degli equivoci generata da eventi inaspettati, il mikveh si rivela miracoloso per ragioni tuttaltro che pure e immacolate. Una inaspettata tensione erotica impregna, infatti, magicamente le sue acque e i suoi muri e si propaga a chiunque vi si immerga. Irresistibile elogio del primato del desiderio e dell'amore in ogni circostanza della vita, il nuovo romanzo di Eshkol Nevo, ambientato nell'immaginaria Città dei Giusti, getta uno sguardo furtivo e ironico su alcuni aspetti paradossali e comici della vita reale in Israele, ma è anche una meravigliosa storia universale sulla solitudine e sul bisogno di appartenenza. «Nevo scava ancora una volta nellanima umana per denudarla completamente». Walla

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