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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Rossella Milone

La memoria dei vivi

Voto medio della comunità Lìberos
Recensioni (0)
Inserito il 17-03-2021 da
Disponibile in 0 librerie
Inserito il 17-03-2021 da
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L'ostinato perdurare dell'amore di fronte alla malattia. Due sorelle diversissime, divise da anni di silenzi e incomprensioni. Un padre anziano che decide di risposarsi, costringendo la figlia a confrontarsi con il grigiore del proprio matrimonio.
Da una giovane narratrice napoletana, tre racconti lunghi di sorprendente intensità. Tre storie di donne spaventate dalla libertà, abituate a vivere con lo sguardo rivolto all'indietro, perché in fondo «tutto quello che succede è un ricordo».

Arriva un momento in cui il peso delle scelte compiute s'ingrossa fino a travolgerci. I fantasmi del passato chiedono il conto, seguendo un disegno oscuro e inarrestabile che s'intreccia con i legami famigliari e poi scende in profondità, per dare forma a «una solitudine dilagante che pian piano prende spazio nella carne, fino a diventare tessuto essa stessa».
Lena ha accantonato la sua carriera accademica per dedicarsi interamente al marito, gravemente malato. Il giorno dell'inaugurazione della stazione faunistica che lei avrebbe dovuto dirigere, si trova faccia a faccia con quel mondo che credeva di aver chiuso fuori dalla porta.
Silvana e Carmen hanno lo stesso padre, ma non potrebbero essere più diverse: sottomessa e rispettosa la prima, estroversa e calcolatrice la seconda. Fin da bambina Silvana ha vissuto all'ombra della sorella, e rivederla dopo tanti anni risveglierà in entrambe un rancore sordo, «simile a un conforto».
Nice è intontita da una vita che le sembra una perdita di tempo, da un marito capitatole quasi per caso e poi accantonato in un angolo insieme a molti altri pensieri. Quando il vecchio padre si risposa con la signorina Teresa, Nice si sente tradita: accettare la felicità altrui le sembra un compito impossibile.
Tre storie, tre destini, tre donne: ciascuna di loro è fotografata nel momento esatto in cui l'amore, la solitudine, il coraggio e il dolore, convergono in un unico punto. È allora che i ricordi diventano ciò che di più prezioso abbiamo, e confrontarsi con i propri errori e le proprie debolezze sembra l'unica via per affrontare le difficoltà del presente. «La memoria sola sopravvive. Se lo dice più volte, nella testa, lo ripete come un mantra, come un Padre Nostro, le serve una qualsiasi forma di preghiera che possa convincerla».
Con una voce densa e profondamente istintiva, Rossella Milone riflette sulla vita e sulla morte, compiendo a ogni pagina una dissezione di memorie e affetti di straordinaria maturità.

«Si chiede come ci sia finita lì, in quel posto bellissimo, quando sente che i suoi posti adesso sono altri. Certi luoghi li riempie per finta, per sbaglio, il suo corpo non possiede più gli strumenti per convivere col mondo».

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Editore: Giulio Einaudi Editore

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 168

Formato: BOOK

ISBN-10: 8858403703

ISBN-13: 9788858403709

Data di pubblicazione: 2010

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Rossella Milone

La memoria dei vivi

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L'ostinato perdurare dell'amore di fronte alla malattia. Due sorelle diversissime, divise da anni di silenzi e incomprensioni. Un padre anziano che decide di risposarsi, costringendo la figlia a confrontarsi con il grigiore del proprio matrimonio.
Da una giovane narratrice napoletana, tre racconti lunghi di sorprendente intensità. Tre storie di donne spaventate dalla libertà, abituate a vivere con lo sguardo rivolto all'indietro, perché in fondo «tutto quello che succede è un ricordo».

Arriva un momento in cui il peso delle scelte compiute s'ingrossa fino a travolgerci. I fantasmi del passato chiedono il conto, seguendo un disegno oscuro e inarrestabile che s'intreccia con i legami famigliari e poi scende in profondità, per dare forma a «una solitudine dilagante che pian piano prende spazio nella carne, fino a diventare tessuto essa stessa».
Lena ha accantonato la sua carriera accademica per dedicarsi interamente al marito, gravemente malato. Il giorno dell'inaugurazione della stazione faunistica che lei avrebbe dovuto dirigere, si trova faccia a faccia con quel mondo che credeva di aver chiuso fuori dalla porta.
Silvana e Carmen hanno lo stesso padre, ma non potrebbero essere più diverse: sottomessa e rispettosa la prima, estroversa e calcolatrice la seconda. Fin da bambina Silvana ha vissuto all'ombra della sorella, e rivederla dopo tanti anni risveglierà in entrambe un rancore sordo, «simile a un conforto».
Nice è intontita da una vita che le sembra una perdita di tempo, da un marito capitatole quasi per caso e poi accantonato in un angolo insieme a molti altri pensieri. Quando il vecchio padre si risposa con la signorina Teresa, Nice si sente tradita: accettare la felicità altrui le sembra un compito impossibile.
Tre storie, tre destini, tre donne: ciascuna di loro è fotografata nel momento esatto in cui l'amore, la solitudine, il coraggio e il dolore, convergono in un unico punto. È allora che i ricordi diventano ciò che di più prezioso abbiamo, e confrontarsi con i propri errori e le proprie debolezze sembra l'unica via per affrontare le difficoltà del presente. «La memoria sola sopravvive. Se lo dice più volte, nella testa, lo ripete come un mantra, come un Padre Nostro, le serve una qualsiasi forma di preghiera che possa convincerla».
Con una voce densa e profondamente istintiva, Rossella Milone riflette sulla vita e sulla morte, compiendo a ogni pagina una dissezione di memorie e affetti di straordinaria maturità.

«Si chiede come ci sia finita lì, in quel posto bellissimo, quando sente che i suoi posti adesso sono altri. Certi luoghi li riempie per finta, per sbaglio, il suo corpo non possiede più gli strumenti per convivere col mondo».

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