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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Lorenzo Marone

Novanta

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Inserito il 17-03-2021 da
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Novanta. Come i numeri della Smorfia napoletana. Al significato di ogni numero corrisponde un racconto ispirato a una storia vera. Così Lorenzo Marone mette a nudo aspetti noti e meno noti della sua città, Napoli, facendo affidamento a storie riferitegli e ad altre realmente vissute. Il quadro che ne viene fuori è del tutto autentico, disarmante da un lato, accattivante e surreale dall'altro. A Napoli le leggi che regolano i canonici rapporti tra le persone sembrano essere sovvertite, rovesciate in nome di un'autogestione bislacca delle dinamiche sociali, in cui il destino è deciso, spesso, dalla "ciorta", un Caso beffardo e cialtrone che sembra giocare a dadi con la vita degli uomini. A Don Salvatore rubano la pensione all'esterno dell'ufficio postale, ma ha appena comprato un biglietto del Gratta e Vinci da duecentomila euro, perciò se la ride, nonostante l'accaduto. I bambini dei vicoli sono già uomini coraggiosi e disillusi, giovani Werther che si accontentano di stare per ore in strada a "pazziare", dimentichi del resto, mentre gli adulti tentano di districarsi come possono fra le bizzarrie e le difficoltà di una città che non ha spazio per i sogni di tutti. C'è chi la difende e corre a pulire il parco la domenica mattina, chi la calpesta ogni giorno rubando i vestiti per i poveri o parcheggiando dove capita perché è l'ora del caffè, chi la tratta alla stregua delle altre metropoli e tenta di districarsi di districarsi con la bici fra i vicoli del centro.

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Editore: Tullio Pironti editore

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 166

Formato: BOOK

ISBN-10: 8879376373

ISBN-13: 9788879376372

Data di pubblicazione: 2013

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Novanta. Come i numeri della Smorfia napoletana. Al significato di ogni numero corrisponde un racconto ispirato a una storia vera. Così Lorenzo Marone mette a nudo aspetti noti e meno noti della sua città, Napoli, facendo affidamento a storie riferitegli e ad altre realmente vissute. Il quadro che ne viene fuori è del tutto autentico, disarmante da un lato, accattivante e surreale dall'altro. A Napoli le leggi che regolano i canonici rapporti tra le persone sembrano essere sovvertite, rovesciate in nome di un'autogestione bislacca delle dinamiche sociali, in cui il destino è deciso, spesso, dalla "ciorta", un Caso beffardo e cialtrone che sembra giocare a dadi con la vita degli uomini. A Don Salvatore rubano la pensione all'esterno dell'ufficio postale, ma ha appena comprato un biglietto del Gratta e Vinci da duecentomila euro, perciò se la ride, nonostante l'accaduto. I bambini dei vicoli sono già uomini coraggiosi e disillusi, giovani Werther che si accontentano di stare per ore in strada a "pazziare", dimentichi del resto, mentre gli adulti tentano di districarsi come possono fra le bizzarrie e le difficoltà di una città che non ha spazio per i sogni di tutti. C'è chi la difende e corre a pulire il parco la domenica mattina, chi la calpesta ogni giorno rubando i vestiti per i poveri o parcheggiando dove capita perché è l'ora del caffè, chi la tratta alla stregua delle altre metropoli e tenta di districarsi di districarsi con la bici fra i vicoli del centro.

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Éntula, il festival letterario diffuso CON la Sardegna

Mens Sana, festival di letteratura sportiva

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