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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Luca Goldoni

Cosa farò da piccolo

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Recensioni (0)
Inserito il 23-03-2021 da
Disponibile in 0 librerie
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"Come si sa, l'uomo è il più infelice fra gli esseri viventi, perché ha coscienza anche della morte. Lo sa pure da giovane, ma non collega l'evento alla sua sorte personale... È invecchiando che il nostro si scopre all'improvviso 'zavorra' per i bilanci dello Stato, 'soggetto a rischio' per gli agenti delle assicurazioni che lo valutano brutalmente come un'auto usata: quanti chilometri ha? Che aspettativa di vita ha? E allora si sorprende ad amare svisceratamente il suo scampolo di esistenza. La mia gioventù in sintesi? Bombe, morte, fame, freddo. Però immense emozioni: la pace, le prime notti a luce accesa ballando il boogie, la libertà, cioè andare in piazza a gridare 'Io sono contro'. E una grande serenità dovuta al fatto che non esistevano smartphone, video, web, ovvero gli elementi che oggi possono trasformare tanti bulli in feroci criminali. In Italia predomina questo tipo di galateo: stai conversando in strada con un amico che a un tratto avverte la suoneria (o vibrazione) del suo smartphone e subito, senza scusarsi, tronca la conversazione e si mette a parlare con l'altro. Da noi, l'interlocutore lontano ha la precedenza su quello presente." Luca Goldoni ha da sempre un occhio critico sui suoi connazionali e una capacità sublime di prenderne in giro i comportamenti. Oggi, in più, ha la sapienza che gli deriva dall'aver vissuto tutta la storia italiana del dopoguerra. Sempre con uno sguardo bonario ma impietoso sui comportamenti individuali e collettivi. "Cosa farò da piccolo" - libro ironico e autoironico, a partire dal titolo - è il ritratto crudele, spesso esilarante, dell'Italia di oggi. Ed è un confronto con l'Italia di ieri. Per dimostrare non che "allora si stava meglio", ma che in realtà niente è cambiato, e gli italiani si continueranno a barcamenare tra i loro storici difetti.

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Editore: Mondadori

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 187

Formato: BOOK

ISBN-10: 8804708689

ISBN-13: 9788804708681

Data di pubblicazione: 2018

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Luca Goldoni

Cosa farò da piccolo

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"Come si sa, l'uomo è il più infelice fra gli esseri viventi, perché ha coscienza anche della morte. Lo sa pure da giovane, ma non collega l'evento alla sua sorte personale... È invecchiando che il nostro si scopre all'improvviso 'zavorra' per i bilanci dello Stato, 'soggetto a rischio' per gli agenti delle assicurazioni che lo valutano brutalmente come un'auto usata: quanti chilometri ha? Che aspettativa di vita ha? E allora si sorprende ad amare svisceratamente il suo scampolo di esistenza. La mia gioventù in sintesi? Bombe, morte, fame, freddo. Però immense emozioni: la pace, le prime notti a luce accesa ballando il boogie, la libertà, cioè andare in piazza a gridare 'Io sono contro'. E una grande serenità dovuta al fatto che non esistevano smartphone, video, web, ovvero gli elementi che oggi possono trasformare tanti bulli in feroci criminali. In Italia predomina questo tipo di galateo: stai conversando in strada con un amico che a un tratto avverte la suoneria (o vibrazione) del suo smartphone e subito, senza scusarsi, tronca la conversazione e si mette a parlare con l'altro. Da noi, l'interlocutore lontano ha la precedenza su quello presente." Luca Goldoni ha da sempre un occhio critico sui suoi connazionali e una capacità sublime di prenderne in giro i comportamenti. Oggi, in più, ha la sapienza che gli deriva dall'aver vissuto tutta la storia italiana del dopoguerra. Sempre con uno sguardo bonario ma impietoso sui comportamenti individuali e collettivi. "Cosa farò da piccolo" - libro ironico e autoironico, a partire dal titolo - è il ritratto crudele, spesso esilarante, dell'Italia di oggi. Ed è un confronto con l'Italia di ieri. Per dimostrare non che "allora si stava meglio", ma che in realtà niente è cambiato, e gli italiani si continueranno a barcamenare tra i loro storici difetti.

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