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E intanto, mentre non c'eri...

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 28-08-2024
I nomi epiceni
Amélie Nothomb

"Non gli passa. È difficile che la collera passi. Esiste il verbo incollerirsi, far montare dentro di sé la collera, ma non il suo contrario. P [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-04-2024
La zona d'interesse
Martin Amis

"pensavo, come ha potuto «un sonnolento paese di poeti e sognatori», e la più colta e raffinata nazione che il mondo avesse mai visto, come ha [...]

Michela L.


Huckelberry Finn
Oltre un mese fa, 05-02-2024
Il libro delle sorelle
Amélie Nothomb

"Tu che adori la letteratura non hai voglia di scrivere? - Adoro anche il vino, ma non per questo ho voglia di coltivare la vigna."

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Patrizio Bati

Noi felici pochi

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Inserito il 20-05-2021 da Michela L.
Aggiornato il 22-05-2021 da Michela L.
Disponibile in 1 libreria
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Aggiornato il 22-05-2021 da Michela L.
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Tutte le persone di cui si parla nelle scene di violenza descritte in queste pagine sono state realmente aggredite e malmenate, in un passato così scabroso e delirante da non poter essere rievocato che in forma romanzata, in un libro che porta all'estremo l'autofiction letteraria italiana.

Sono cresciuti insieme, Patrizio, Angelo e Andrea. Sfrontati rampolli della "Romabene", vissuti nella consapevolezza di avere il diritto, sempre e comunque, di soddisfare i propri desideri. Figli modello di magistrati, professori e medici, sono teppisti, fascisti e psicopatici: praticano - con meticolosa e sistematica ferocia - atti di violenza su vittime indifese, quasi sempre scelte a caso.

Risse, aggressioni, pestaggi.

Sangue. Sangue su zigomi, mani e asfalto. Immacolate soltanto le camicie su misura (bianche o celesti, button down, cotone egiziano ritorto con cuciture doppie all'inglese), sacre per loro come le vacche per gli indiani.

Ragazzi legati da un vincolo d'amicizia e di complicità che pare indissolubile ma che un'estate, ubriachi dopo la discoteca, un incidente rischia di compromettere per sempre: l'auto esce di strada tra il Circeo e l'Argentario, restando in bilico aggrappata a una roccia.

Anni di feste, discoteche, stadio, trasferte, cori, risse e braccia tese - anni di vita condivisa - non bastano a farli restare uniti in una situazione che si aggrava col passare dei minuti.

Pagine travolgenti. L'urlo di rabbia di ragazzi intrappolati nel silenzio di famiglie benestanti, tenute insieme da sorrisi di facciata. Anatomia di una generazione di psycopariolini.

Una narrazione potente e maleducata che ha il coraggio di affrontare la violenza a viso aperto e di mostrare il rovescio delle cose: la meglio gioventù e i suoi peggiori istinti.

La scrittura è netta, feroce, pulita, martellante.

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Michela L.

Ci si imbatte in frasi come queste: "Le gocce seguitavano a gocciare" "frequentavo con frequenza"

Questa recensione ha avuto 1 voto. Il voto medio è stato 5 su 5

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Editore: Edizioni Mondadori

Lingua: (DATO NON PRESENTE)

Numero di pagine: 168

Formato: BOOK

ISBN-10: 8852097678

ISBN-13: 9788852097676

Data di pubblicazione: 2019

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Sono cresciuti insieme, Patrizio, Angelo e Andrea. Sfrontati rampolli della "Romabene", vissuti nella consapevolezza di avere il diritto, sempre e comunque, di soddisfare i propri desideri. Figli modello di magistrati, professori e medici, sono teppisti, fascisti e psicopatici: praticano - con meticolosa e sistematica ferocia - atti di violenza su vittime indifese, quasi sempre scelte a caso.

Risse, aggressioni, pestaggi.

Sangue. Sangue su zigomi, mani e asfalto. Immacolate soltanto le camicie su misura (bianche o celesti, button down, cotone egiziano ritorto con cuciture doppie all'inglese), sacre per loro come le vacche per gli indiani.

Ragazzi legati da un vincolo d'amicizia e di complicità che pare indissolubile ma che un'estate, ubriachi dopo la discoteca, un incidente rischia di compromettere per sempre: l'auto esce di strada tra il Circeo e l'Argentario, restando in bilico aggrappata a una roccia.

Anni di feste, discoteche, stadio, trasferte, cori, risse e braccia tese - anni di vita condivisa - non bastano a farli restare uniti in una situazione che si aggrava col passare dei minuti.

Pagine travolgenti. L'urlo di rabbia di ragazzi intrappolati nel silenzio di famiglie benestanti, tenute insieme da sorrisi di facciata. Anatomia di una generazione di psycopariolini.

Una narrazione potente e maleducata che ha il coraggio di affrontare la violenza a viso aperto e di mostrare il rovescio delle cose: la meglio gioventù e i suoi peggiori istinti.

La scrittura è netta, feroce, pulita, martellante.

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